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Stefano Sorrentino: “A Ronaldo non piace perdere e non mi volle dare la sua maglia”

Nel giorno del suo compleanno, Stefano Sorrentino ha ricordato un aneddoto della carriera. È stato l’unico portiere in Serie A ad aver parato finora un calcio di rigore a Cristiano Ronaldo. L’ultima volta che CR7 aveva fallito un tiro dal dischetto era successo in Coppa del Mondo (2018, contro l’Iran).
A cura di Maurizio De Santis
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La gioia di parare un rigore a Cristiano Ronaldo (cosa che in Serie A nessuno ha fatto ancora) e l'amarezza per la maglia negata da CR7 che si complimentò con lui ma gli negò la casacca. Per il campione portoghese sarebbe stato come concedere il proprio scalpo all'avversario che lo aveva fermato. Stefano Sorrentino, oggi 41enne (ha festeggiato il compleanno), ha chiuso con il calcio giocato in Serie A. Sul rettangolo verde è rimasto lo stesso, il football è passione della sua vita: adesso si diletta nel ruolo di attaccante tra le fila del Cervo (club di Seconda categoria).

Nella "valigia dell'attore" l'ex portiere reca tanti ricordi, ce n'è uno agrodolce che ha riferimento proprio all'incontro ravvicinato con l'ex stella del Real Madrid: non quando si fece male e rischiò seri danni al collo per il brutto colpo preso ma quando, con un colpo di reni, chiude la porta al campione su tiro dal dischetto. Non servì a evitare il ko della propria squadra ma la soddisfazione personale fu grandissima.

  • Accadeva il 21 gennaio 2019 (la Juve vinse 3-0 contro il Chievo Verona), l'ultima volta che Ronaldo aveva fatto cilecca dagli undici metri era successo in Coppa del Mondo contro l'Iran (25 giugno 2018) mentre nella Liga (25 novembre 2017) era stato Roberto del Malaga a negargli la realizzazione della rete. E quando Sorrentino lo ha ipnotizzato ha aggiunto un'altra tacca nella carriera del Pallone d'Oro alla voce "cose da dimenticare".

Perché non ci siamo più scambiati la maglia? Era un po' arrabbiato… Ronaldo è un campionissimo e uno come lui non vuole mai perdere – ha spiegato Sorrentino nell'intervista a Sky Sport -. Non aveva fatto gol e si vedeva che era scontento. Io ero assieme al mio amico Dybala, quando l'ho incontrato mi ha fatto i complimenti ma era molto scuro in volto. Alla fine ho preso la maglia di Paulo e non mi è andata male.

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