Serie A: a fine maggio si ritorna a giocare, il piano del ministro Spadafora
Tra il 24 e il 31 maggio si potrebbe tornare in campo. Il ministro Vincenzo Spadafora sta lavorando ad un piano salva calcio in cui si prospettano anche delle date ma con delle condizioni ben precise. Intanto, non si devono più registrare casi di positività tra giocatori, staff e personale dei club che entrano in contatto col gruppo. Poi, ci dovrebbe essere il nullaosta del Governo alla ripresa degli allenamenti da metà aprile in poi.
Con tre-quattro settimane sulle spalle di allenamento, tutti i club dovrebbero essere pronti a riprendere le ostilità in maniera equilibrata e alla pari, così da avere anche il tempo di concludere la seconda parte del campionato per poi concentrarsi sulle coppe europee e programmare la prossima stagione.
Centri sportivi riaperti dopo Pasqua
E' una ipotesi e come tale dev'essere presa mentre non vi sono certezze e il calcio continua a domandarsi quale fine farà la stagione interrotta ad inizio di marzo. La ripresa degli allenamenti nei centri sportivi dovrebbe però essere decisa per Pasqua o al più tardi intorno al 3 maggio. Tempo utile per dare modo ai club di far rientrare i giocatori stranieri dai propri Paesi, svolgere i 14 giorni di quarantena e iniziare le sedute di preparazione.
Prime gare in campo neutro e senza tifosi
L'idea di fondo è giocare le prime gare a porte chiuse, o in centri ben delineati, anche se fosse in campo neutro per evitare trasferte e trasferimenti inopportuni e salvaguardando l'incolumità dei tifosi. Ma l'ipotesi potrebbe diventare un vero e proprio piano solamente dopo che verranno riaperti i centri sportivi per gli atleti professionisti, con le società pronte a mettere in atto un piano ben stabilito con giocatori in ritiro in modo separato effettuando a tutti i tamponi.
La condizione necessaria: tutti negativi ai tamponi
Nel caso di negatività si potrà procedere alla seconda fase e continuare la preparazione in vista delle gare inserite in calendario, le cui date verranno confermate in un secondo momento. Con questo progetto di ripartenza, il calcio avrebbe una possibilità concreta di riaccendere la luce garantendo equità per tutti i club. Con queste direttive, le società starebbero già delineando la programmazione per svolgere tutto secondo tempistiche e modalità decodificate. E' per questo che alcuni club hanno già richiamato in Italia alcuni giocatori e altre lo faranno a breve.