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Roberto Baggio ricorda Gazzoni Frascara: “Creò un grande Bologna. Gli sarò grato per sempre”

Roberto Baggio, che con il Bologna ha giocato nella stagione 1997-1998, ha ricordato e omaggiato Giuseppe Gazzoni Frascara, l’uomo che lo portò in rossoblu e che è morto all’età di 84 anni: “Buon viaggio presidente, nella luce tranquilla del riposo celeste. Il suo Bologna è stato un grande Bologna in una grande Bologna. Gli sarò sempre grato”.
A cura di Alessio Morra
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All'età di 84 anni è morto Giuseppe Gazzoni Frascara, che un tempo era il re dell'idrolitina e che è stato per oltre un decennio il presidente del Bologna, che grazie a lui passò dalla Serie C a una storica semifinale di Coppa Uefa. Il giocatore simbolo del suo Bologna è stato Roberto Baggio, che ha voluto ricordare con grande affetto Gazzoni Frascara: "Buon viaggio presidente, nella luce tranquilla del riposo celeste".

Roberto Baggio omaggia e ricorda Gazzoni Frascara

Baggio, che da anni è lontano dal mondo del calcio, non è sui social e parlando con l'ANSA ha voluto ricordare Gazzoni Frascara, un uomo che con l'ex numero 10 aveva un rapporto splendido. Dalle parole espresse si capisce l'affetto e la gratitudine di Baggio verso il suo presidente:

Sono ormai diverse settimane che in molte famiglie del mondo si prova il dolore della perdita dei i propri cari, oggi è toccato al presidente Gazzoni, che amichevolmente chiamavamo Giuseppe, un uomo a cui devo molto per avermi regalato con la sua fiducia una delle stagioni più belle. Il suo Bologna è stato un grande Bologna in una grande Bologna: non è un gioco di parole, ma vuole sintetizzare tutto il mio sentimento e la mia gratitudine a Gazzoni, ai miei compagni e alla mia società, col ricordo anche di Renato Cipollini che fu un pilastro di quel periodo. A Bologna ho lasciato tanti amici che ho potuto incontrare grazie a presidente Gazzoni che mi ha dato questa opportunità.

La favolosa stagione di Roberto Baggio al Bologna

Baggio è sempre stato uno dei campioni più amati in assoluto, ma nella seconda metà degli anni '90 la sua stella sembrava essersi offuscata, vinse due scudetti (uno con la Juve e uno con il Milan) ma non da protagonista, non giocò Euro '96 e nell'estate del 1997 cercò il rilancio a Bologna, dove tornò grande. Fu messo al centro del progetto, realizzò 22 gol in 30 partite e grazie a quelli ritrovò anche il posto in Nazionale, con cui giocò i Mondiali del '98.

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