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Premier League: nessun taglio stipendi, ma un Fondo a favore della sanità nazionale

E’ l’iniziativa promossa dai capitani di Premier League che hanno coinvolto l’intera categoria, prelevando una percentuale dagli stipendi dei calciatori. Raccolti 4 milioni di sterline devolute, attraverso il fondo “Giocatori Uniti” alla Sanità Nazionale. Promotori dell’iniziativa, Henderson del Liverpool e Maguire del Manchester United: “I giocatori hanno fatto la loro parte nella battaglia al virus”
A cura di Alessio Pediglieri
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Nessun taglio ‘tradizionale' per i giocatori inglesi di Premier League sui loro stipendi. L'accordo che arriva dal Regno Unito è unico e differente rispetto a quanto si sta discutendo in altre federazioni, compresa la Serie A. I capitani di Premier League hanno deciso di creare un "fondo giocatori" prelevando dai propri emolumenti una percentuale che ha permesso di devolvere 4 milioni di sterline al SSN, il sistema sanitario nazionale.

Una decisione in linea con le difficoltà economiche delle società calcistiche oramai al palo da un mese per la pandemia di Covid-19 che ne ha fermato le entrate. Ma se da un lato i club risparmieranno comunque sugli stipendi, dall'altro i soldi serviranno immediatamente all'emergenza nazionale. A guidare la cordata benefica sono stati Jordan Henderson del Liverpool e Harry Maguire del Manchester United dopo quattro giorni di lunghe discussioni.

Il #PlayersTogheter a favore della sanità nazionale

Abbiamo creato la nostra iniziativa, #PlayersTogether, e abbiamo collaborato con l'"NHS Charities Together" per aiutarli a generare e distribuire fondi in modo rapido ed efficiente. I giocatori della Premier League hanno tenuto numerose riunioni per creare un contributo da distribuire dove è maggiormente necessario in questa crisi; aiutare coloro che combattono per noi in prima linea nel SSN.

L'applauso delle autorità inglesi

Alla fine è arrivato il tanto atteso comunicato e un hashtag di riferimento, #PlayersTogheter, in cui i giocatori di Premier si impegnano a "fare davvero la differenza nel distribuire rapidamente i fondi dove è maggiormente necessario in questa crisi di Covid-19" con l'applauso del segretario alla salute Matt Hancock, che aveva chiesto ai giocatori di "fare la loro parte nella lotta nazionale contro la malattia". Hancock ha twittato: “Accolgo con grande favore questa decisione sincera."

L'appoggio da parte degli ex giocatori

Le reazioni positive sono arrivate da più parti, con il fondo scollegato a qualsiasi intervento dei club di appartenenza o della Premier League intesa come movimento. Ex star inglesi Gary Lineker e Rio Ferdinand si sono detti orgogliosi dei propri ex colleghi, certi che i giocatori avrebbero trovato la soluzione idonea. Ferdinand ha aggiunto: "I giocatori hanno fatto un'ottima scelta devolvendo all'SSN."

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