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Per Neymar il Covid-19 non esiste, la quarantena dorata del brasiliano

Neymar ha lasciato la Francia ed è tornato in Brasile. Il campione del Psg trascorre nella sua villa di Mangaratiba, nello Stato di Rio de Janeiro, il periodo di isolamento a causa dell’emergenza coronavirus. Allenamenti sulla spiaggia, partite di padel e footvolley in compagnia di amici e familiari alimentano polemiche: il calciatore non prende alcuna precauzione per evitare il rischio di contagio.
A cura di Maurizio De Santis
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Sole, spiaggia calda, buona compagnia, relax e un po' di allenamento. Laggiù, nello Stato di Rio de Janeiro, le notizie che arrivano dall'Europa infetta e devastata dal Coronavirus le puoi tenere a distanza spegnendo la tv oppure cambiando canale. Laggiù, nel "buen retiro" della Villa di Mangaratiba, Neymar si "gode" la quarantena forzata assieme ad alcuni amici e familiargi. Ogni tanto si allena anche un po', come testimoniato da qualche post su Instagram, ma quanto sia concentrato sul prosieguo della stagione (ammesso che si riparta) lo si può evincere dalle foto che posta sui canali social. O Ney gioca a padel, a pallavolo e registra qualche video-messaggio in favore dei medici impegnati negli ospedali.

In Francia (e non solo) questo atteggiamento così disinvolto da parte del calciatore ha suscitato molte critiche per la leggerezza mostrata: è senza mascherina, non rispetta distanze di sicurezza (come indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità) né adotta ulteriori precauzioni per difendersi dai rischi del contagio da Covid-19. Quando l'ex Barça tornerà a Parigi? Difficile dirlo, considerato che nemmeno è chiaro se e quando sarà possibile anche solo riprendere gli allenamenti. In ogni caso, dovrà osservare un periodo di quarantena che non sarà così "agiato" come adesso.

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L'ultima volta che il Paris Saint-Germain e Neymar sono andati in campo è stato circa due settimane fa, in occasione del ritorno degli ottavi di Champions League contro il Borussia Dortmund. Un gol del brasiliano e di Bernat permisero alla squadra di Tuchel di ribaltare la sconfitta dell'andata e strappare l'accesso ai quarti. Al Parco dei Principi si giocò a porte chiuse a causa dell'emergenza Coronavirus ma all'esterno dello stadio – sia prima sia dopo la partita – si affollarono migliaia di tifosi in festa. Immagini da brivido scandite dalle immancabili polemiche per quegli assembramenti che rappresentano il veicolo prediletto del virus per la trasmissione dei contagi.

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