Napoli, Giuntoli: “Allan la trattativa più difficile, Astori il grande rimpianto”
Mentre il calcio sta cercando di prendere le misure davanti al problema Covid-19, definendo una strategia di fondo su come e quando ritornare a giocare, i protagonisti del pallone, bloccati a casa per la quarantena e l'isolamento a prevenzione del contagio, non perdono giorno per raccontare qualcosa di sè a curiosi, fan e appassionati. Così, mentre i giocatori si soffermano su aneddoti riguardanti la loro vita di spogliatoio e di campo, i dirigenti rivelano retroscena di mercato e di gestione. Tra questi, c'è anche il direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli che a SpySport ha confessato qualche inedito sulle trattative e altro ancora.
Il sogno: una sessione di cinque mesi
Ovviamente, il tema principale è cosa accadrà al calcio e, di conseguenza come dovrà cambiare e adattarsi il mercato attorno ad esso. Giuntoli sogna in grande, pur sapendo che sarà irrealizzabile ma vorrebbe una sessione extra large di trattative, "lunga cinque mesi per permettere a noi operatori di rimettere le cose a posto". Ovviamente un'utopia soprattutto "perché ruberebbe ancora spazio ai campionati e andrebbe contro l'etica sportiva".
Un mercato che non si ferma mai
Fatto sta, però, che anche per il ds degli azzurri l'attuale è un momento non solo di transizione ma anche di lavoro ininterrotto: "Pagherà alla lunga la coerenza sulle scelte e la bontà delle decisioni" ha ammesso Giuntoli che non ha mai posato il telefono in questi mesi di emergenza medica: "Ci sentiamo quotidianamente con i vari scout, ci arrivano segnalazioni, abbiamo proposte e suggerimenti.Valutiamo per il futuro con una attenzione massima al presente".
Il rimpianto per Davide Astori
Intanto, ci si sofferma anche su alcuni retroscena e considerazioni che arricchiscono i racconti da quarantena. Tra colpi andati a segno, trattative quasi inesauribili e acquisti mancati. Sull'ultimo punto, Giuntoli ha le idee più che chiare: "Non solo perchè non è più tra noi ma proprio perché sarebbe stato un grande acquisto, il mio più grande rimpianto si chiama Davide Astori. Lo trattammo, fu una gestione molto lunga tra tante clausole, poi tutto sfumò perché non vi fu l'accordo sui diritti d'immagine".
il mercato che verrà? Ci sarà un ridimensionamento generale ma i grandi campioni varranno sempre molto. E i grandi club non faranno parsimonia nel pagare i cartellini il prezzo che varranno
La lunga telenovela per Allan
Per un Astori che salta, altri giocatori sono arrivati inazzurro, non senza difficoltà: "La trattativa più complessa ha riguardato l'arrivo di Allan. Giocava nell'Udinese, iniziammo una serie di movimenti: Duvan Zapata passò in Friuli, per due stagioni ma poi arrivò il rifiuto di Inler. Pur di avere il brasiliano iniziammo altri spostamenti, come due cessioni al Watford, sempre legato all'Udinese".
Da Gattuso a Milik, il Napoli che verrà
Infine, il pensiero sul Napoli attuale e su ciò che sarà del club azzurro, da Gattuso ai giocatori più rappresentativi: "Vedremo cosa si farà, ma una cosa è certa: se oggi il Napoli è una grande azienda il merito è del presidente De Laurentiis. Ha sempre messo voce nelle trattative, ha sempre gestito le situazioni al meglio garantendo continuità. Gattuso? Ama il calcio cdai piedi buoni. A gennaio gli abbiamo già fornito ottimi palleggiatori, per il futuro siamo già intervenuti. Milik? Nessuna richiesta formale, si tratta per il rinnovo"