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Mike Tyson shock: “La mia tigre strappò il braccio ad una donna: la pagai 250 mila euro”

La storia è stata raccontata dallo stesso Tyson all’amico rapper Fat Joe: “All’epoca era un pazzo. L’idea mi venne in prigione. Non immaginavo cosa una tigre potesse fare con la carne umana. Subito dopo la tragedia pagai la donna 250 mila euro. Ma fu lei a entrare nel recinto e a mettersi a giocare con la tigre”
A cura di Alessio Pediglieri
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250 mila euro come risarcimento per un braccio dilaniato da una tigre. E' quanto ha pagato Mike Tyson una donna che si era avventurata nella sua proprietà, difesa dal felino. Lo ha raccontato lo stesso ex pugile all'amico e rapper americano Fat Joe, svelando il retroscena di una tragedia fino ad oggi rimasta inedita.

Mike Tyson ha svelato il retroscena raccontandone i particolari: la tigre non era scappata, non si è trattato di un incidente nato per incuria o distrazione: la donna era entrata nel giardino dell'abitazione senza avvisare e non sapendo della presenza dell'animale, era stata aggredita perdendo l'arto. Per chiudere ogni discorso, Tyson optò per un compromesso, pagando 250 mila euro per il silenzio.

L'incidente, la tragedia, il risarcimento

"La tigre non era scappata di casa. Qualcuno aveva scavalcato il recinto dove c'era la tigre di guardia e ha iniziato a giocarci. Il problema era che la tigre non conosceva la ragazza ed è capitato quel brutto incidente" ha spiegato Tyson a Fat Joe: "E' la donna ad essere entrata nel recinto. Poi quando ho visto quello che era successo le ho comunque dato 250 mila dollari come risarcimento e perché nemmeno io non avevo alcuna idea di cosa una tigre possa fare con la carne umana…"

La folle idea nata in prigione

Mike Tyson ha poi continuato il proprio pazzesco racconto spiegando da dove nacque l'idea folle di avere una tigre nel giardino a difesa della propria casa: "Ero un pazzo allora e l'idea mi venne in prigione: stavo parlando con un amico da cui avevo già  comprato un'auto. Il padre possedeva tigri e leoni e così un paio di mesi dopo sono tornato a casa e mi regalò un cucciolo. Ma non c'è modo di domarli, sono animali selvaggi che uccidono. Non lo fanno con cattiveria, per loro può essere semplicemente un gioco. E' più forte di loro".

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