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La stella NBA Curry intervista il virologo Fauci sul coronavirus: anche Obama segue la diretta

Stephem Curry, stella NBA ha intervistato in diretta via social il virologo Anthony Fauci che fa parte della task force anti-virus della Casa Bianca: “L’obiettivo è rivolgerci ai giovani, per dire loro di rispettare le regole, evitare contatti anche si sta bene”. Tra i migliaia di utenti collegati anche l’ex presidente Barack Obama.
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche in America, con tutta la filiera sportiva ferma per il dilagare della pandemia di Covid-19 che ha da tempo superato l'Oceano andando a contagiare il Nuovo Continente, non si parla d'altro del coronavirus. Così è nata una particolarissima intervista, tra Stephen Curry, star dell'NBA americana e Anthony Fauci, stimatissimo virologo di fama internazionale.

Ne è nato un insolito botta e risposta che ha entusiasmato gli appassionati di NBA che sono stati informati di prima mano dal direttore dell'istituto malattie infettive che opera negli Stati Uniti nonché membro della task force anti-virus della Casa Bianca.

La diretta via social, anche Obama tra gli utenti

Una intervista dai contenuti più che interessanti e utili, e che anche per questo ha trovato la massima diffusione via social network, su Instagram Live attirando un pubblico di circa 50 mila persone. Tra gli utenti ce n'era anche uno di caratura assoluta,  l'ex presidente americano Barack Obama. Il tema è stato ovviamente, il dover rispettare tutte le norme sanitarie, iniziando da quella più importante: "la distanza sociale".

Il problema contagio in USA

In america infatti, molte persone ancora adesso, non stanno rispettando i decreti governativi facendosi veicolo di contagio:  "Si vedono tutte queste persone ancora in giro come se nulla fosse. In spiaggia, nei parchi, assembramenti che non rispettano il concetto del distanziamento sociale".

Lo scopo: parlare ai giovani

Il dottor Fauci ha sottolineato quanto sia importante che i giovani pratichino il distanziamento sociale anche se stanno bene, senza sintomi particolari. Dal canto suo, Stephen Curry ha voluto spiegare perché ha deciso di parlare con un esperto, molto vicino alla Casa Bianca in un momento di assoluto allarme nazionale: "La mia speranza maggiore è di raggiungere un diverso gruppo demografico, possibilmente il più giovane e spiegare i fatti riguardo ciò che sta accadendo"

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