La bisnonna di Fabregas guarisce dal Coronavirus a 95 anni: “È una supereroina”
Alcune storie belle riescono a filtrare anche attraverso la pandemia di coronavirus, come quella che ha coinvolto una anziana signora di 95 anni, ammalatasi e poi guarita dal Covid-19. E' la storia della bisnonna di Cesc Fabregas, attualmente al Monaco in Ligue1, il campionato che ha già deciso di chiudere i battenti e non cercare più di finire la stagione fermatasi all'indomani dello sviluppo nazionale del virus.
Cesc Fabregas lo ha annunciato sui social, festeggiando la bisnonna che si era ammalata, All'inizio di questo mese, il centrocampista aveva dichiarato che la sua bisnonna era stata infettata dal virus insieme al 70% di coloro che erano nella sua casa di cura nella città di Barcellona, Arenys de Mar. Un problema molto sentito all'interno delle case di riposo in cui vivono molti anziani.
La notizia pubblicata sui social: "Eroina!"
Tuttavia, l'ex stella dell'Arsenal e del Chelsea e oggi al Monaco, ha dichiarato in giornata che la 95ebbe è riuscita a battere il virus, definendola una ‘super eroina': "Ieri l'ultimo controllo è risultato negativo. Hai superato la battaglia con il virus" ha scritto lo spagnolo via Twitter.
La mia bisnonna è una super eroina, ma nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile se non fosse stato per l'aiuto delle infermiere e dei dottori che stanno dando la vita in ogni momento, in modo che tutti possiamo essere migliori e vivere un po' meglio in questi periodi di difficoltà'.
L'applauso alla bisnonna e il taglio del 30% dello stipendio
‘Grazie a tutte le persone di Remei de Arenys de Munt per il grande sacrificio che fanno per gli anziani. Tutto il nostro rispetto! Niente è impossibile! Grazie!' ha concluso il suo lungo post Cesc Fabregas che solamente nella giornata di ieri insieme ai suoi compagni del Monaco, aveva concordato un significativo taglio delle retribuzioni per aiutare il proprio club a far fronte alla crisi finanziaria causata dall'epidemia di coronavirus. Fonti interne alla società, infatti hanno confermato un accordo pari al 30%, accettando anche un differimento di quattro mesi per i pagamenti.
