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Italia, Insigne ci crede: “Vinceremo l’Europeo l’anno prossimo, abbiamo un grande gruppo”

Per il capitano del Napoli, il progetto di Mancini non subirà cambiamenti negli obiettivi: “Come ha detto il mister, la nostra vittoria è solo rimandata di una anno. Siamo un gruppo forte, recupereremo anche gli infortunati”. E poi sulla quarantena: “E’ cambiato tutto in pochi giorni, prima sempre in giro, ora sempre a casa”
A cura di Alessio Pediglieri
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Euro 2020 si giocherà nell'estate del 2o21, fra un anno. Tantissimo tempo, in cui possono accadere diverse cose, anche ritrovarsi in un gruppo differente dall'attuale con altri valori e gerarchie. Ma per l'Italia di Roberto Mancini, ciò non accadrà perché  il lavoro svolto dal commissario tecnico in questi mesi è stato lungimirante, volto al lungo termine. Ne è convinto Lorenzo Insigne che del gruppo azzurro ne fa parte.

Proprio il capitano del Napoli ne ha parlato in modo convinto, dando appuntamento alla prossima estate. Un po' di rammarico c'è perché l'Italia si era presentata a Euro 2020 con tutte le carte in regola per essere protagonista e con una ‘fame' importante dopo la mancata qualificazione agli ultimi Mondiali nella gestione Ventura. Purtroppo però, l'emergenza sanitaria globale ha imposto uno slittamento doveroso e necessario.

L'Italia protagonista fra un anno: recuperando gli infortunati

Per Insigne non cambierà molto, anzi, il posticipo del torneo permetterà di recuperare anche giocatori importanti per il gruppo, come Zaniolo: "Come ha detto Roberto Mancini, si vincerà l'anno prossimo. Se il torneo è slittato l'obiettivo non cambia di certo. Quest'anno avremmo potuto fare grandi cose, siamo un grande gruppo ma poco cambierà. Per vincere c'è bisogno di tutti e allora proviamo a recuperare gli infortunati".

La quarantena, gli allenamenti e Gattuso

Poi, il pensiero alla situazione attuale, tra quarantena e le notizie di un contagio dal bollettino di guerra: "E' cambiato tutto in pochi giorni: prima eravamo sempre in viaggio, mai a casa, vedevo pochissimo la famiglia. Adesso ci non ci si muove mai, mi alleno da casa, sento gli altri via whatsapp, ci si allena e ci si tiene in contatto con club e mister con cui abbiamo diverse videochiamate. Gattuso resta un leader: parliamo poco di calcio, si interessa della nostra salute, delle famiglie, del virus"

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