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I tifosi dell’Atalanta contro la ripresa della Serie A: “Inseguite i milioni e non il pallone”

Nuova protesta dei tifosi dell’Atalanta contro la ripresa del campionato di Serie A. Vicino al Gewiss Stadium di Bergamo è apparso oggi uno striscione con la scritta : “Schifati da un’assurda decisione, inseguire i milioni e non il pallone. Sistema calcio, vergogna”. Ennesima presa di posizione degli ultrà nerazzurri che avrebbero preferito sospendere in maniera definitiva il torneo per rispetto alle vittime del Covid.
A cura di Marco Beltrami
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Non è mai stata un mistero la posizione dell'Atalanta in merito alla ripresa della Serie A. I sostenitori nerazzurri si sono sempre schierati contro il ritorno in campo. Adesso che la riapertura dei battenti del calcio italiano è diventata ufficiale, la Curva Nord della Dea ha fatto nuovamente sentire la sua voce con un perentorio striscione esposto vicino al Gewiss Stadium di Bergamo, che si prepara dunque ad ospitare le partite a porte chiuse

Atalanta, nuovo striscione dei tifosi contro la ripresa della Serie A

La decisione ufficiale di tornare a giocare a calcio in Italia non è stata gradita dai tifosi dell'Atalanta. Il gruppo organizzato della Curva Nord a pochi giorni dall'annuncio ufficiale del ministro dello Sport Spadafora sulla ripresa della Serie A ha manifestato il suo dissenso attraverso uno striscione esposto nei pressi dello stadio di Bergamo. Il testo è perentorio: "Schifati da un'assurda decisione, inseguire i milioni e non il pallone. Sistema calcio, vergogna". Nessun passo indietro dunque da parte degli ultrà atalantini, che già nei mesi scorsi hanno ribadito a più riprese di essere contro il ritorno in campo, anche per rispetto alle tante vittime provocate dal Coronavirus.

I tifosi dell'Atalanta non vogliono la ripresa per rispetto alle vittime del Coronavirus

Nonostante un campionato da protagonisti, e i quarti di Champions già conquistati, i tifosi dell'Atalanta si sono sempre dimostrati contrari alla ripresa della Serie A. Prima è arrivato un comunicato a firma dello storico capo ultrà "il Bocia" diretto anche al presidente Percassi, seguito poi da alcuni striscioni di protesta. Oggi l'ultimo episodio di contestazione da parte di chi avrebbe preferito una sospensione del pallone anche per rispetto alle tante persone decedute durante l'emergenza Coronavirus, nella zona di Bergamo, una delle più colpite a livello nazionale.

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