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Galliani: “La Serie A può finire in autunno, se il calcio si ferma salta per aria”

Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza dopo una vita al Milan, ha dipinto l’immediato futuro del calcio in Italia dal suo punto di vista: “Vedo una stagione che può essere completata in autunno, a porte chiuse, perché il calcio italiano non può fermarsi. Se si chiude tutto, il calcio italiano fallisce”.
A cura di Redazione Sport
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"Se il calcio italiano si ferma salta per aria". La sintesi, dura e cruda, porta la firma di Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza dopo una vita passata nel Milan. Sempre al fianco di Silvio Berlusconi, insieme al quale sta provando a portare ai vertici del calcio italiano il club biancorosso, dominatore nel proprio girone di Serie C prima che il Coronavirus imponesse lo stop. Ai microfoni di ‘Tutti Convocati', l'esperto dirigente ha raccontato come sta vivendo questo momento dalla prospettiva del suo club.

"Abbiamo 16 punti di vantaggio in classifica, mi auguro che il campionato possa finire in maniera regolare e ci venga riconosciuto questo vantaggio. Dovesse finire qui, non accetteremmo di rigiocare la Serie C, in questo caso faremmo ricorsi ovunque. Mi auguro che il campionato possa finire, è impensabile che il Monza si fermi qui dopo tutti gli sforzi fatti si fermi qui."

Galliani ha poi affrontato il discorso più ampio relativo a tutto il sistema calcio italiano, impegnato alla ricerca delle possibili soluzioni per ripartire e completare la stagione. Anche perché l'alternativa, per come la vede Galliani, è funesta.

"Vedo una stagione calcistica che si concluderà in autunno senza pubblico sugli spalti, così come anche la prossima stagione, forse per tutto l'anno. Il calcio a porte chiuse terribile ma consente alle società di non fallire. Se si chiude tutto, si fallisce e il calcio italiano salta per aria. Esplode tutto il meccanismo".

In un momento di emergenza c'è bisogno anche di idee. Quelle che invoca Galliani, sempre nel rispetto delle regole e della sicurezza di tutti.

"Non voglio ricominciare domani: se la comunità scientifica mi dice che bisogna aspettare due mesi, ricomincio tra due mesi. Si può pensare di giocare ad anno solare come fanno in Sudamerica, così si può andare a fare anche il Mondiale 2022 in inverno. Credo che ci voglia qualcuno che abbia un po' di innovazione e intuizione".

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