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Ferrari F1, Sebastian Vettel valuta il contratto: taglio dello stipendio e rinnovo solo fino al 2021

Il quattro volte campione ai tempi della Red Bull che dal 2015 difende i colori della Rossa ha ricevuto l’offerta di Maranello: la cifra trapelata è nettamente inferiore allo stipendio di 40 milioni di euro l’anno attualmente percepiti. Diversamente dall’accordo di Charles Leclerc esteso al 2024, il suo contratto verrebbe prolungato di solo un anno. Premesse che potrebbero portare il tedesco a guardarsi ancora più intorno di quanto non stia facendo oltre che a riflettere sul ritiro a fine 2020.
A cura di Valeria Aiello
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Sebastian Vettel, 32 anni / Getty
Sebastian Vettel, 32 anni / Getty

Da Maranello non arrivano news positive riguardo l’offerta di rinnovo recapitata dalla Ferrari a Sebastian Vettel. Il contratto del tedesco scadrà a fine 2020 e, con l’estensione dell’accordo già firmata da Charles Leclerc (che difenderà i colori della Rossa almeno fino al 2024), la Scuderia ha spostato l’attenzione sul pilota che nella prossima stagione affiancherà il giovane monegasco. La prima opzione, come ribadito più volte dal team principal Mattia Binotto, è quella di continuare con Vettel ma, dalle indiscrezioni circolate nelle ultime ore, l’idea è quella di procedere a un importante taglio del suo ingaggio attraverso un prolungamento dell’accordo di appena un anno.

La Ferrari offre il rinnovo a Vettel

Il mercato piloti continua ad andare avanti nonostante le attività dei Reparti Corse siano sospese dalla decisione della FIA di anticipare lo stop della pausa estiva ai mesi di marzo e aprile, estendendo il blocco dello sviluppo da due settimane a 21 giorni consecutivi. Ferie “forzate” per evitare diseguaglianze tra le scuderie, come la Ferrari, obbligate a chiudere i battenti, e squadre, come le rivali Mercedes e Red Bull, che potevano invece continuare a lavorare sulle monoposto in considerazione delle diverse misure di contrasto decise dai Governi per contrastare l’emergenza Coronavirus (qui le ultime notizie e aggiornamenti in tempo reale sulla situazione Covid-19 in Italia e nel mondo).

Ciò non toglie che la Ferrari, oltre ad aver programmato il riavvio delle linee produttive dei propri stabilimenti per il 14 aprile (se verrà garantita la continuità delle forniture), abbia iniziato a pianificare la sua stagione 2021 in F1, valutando come prima ipotesi quella di estendere il contratto di Sebastian Vettel. Si tratta di voci non confermate, ma secondo quanto riportato da Sky Sport, la Ferrari “ha proposto a Vettel il rinnovo per un solo anno ad una cifra molto inferiore rispetto a quella che il tedesco ha percepito da quando è a Maranello”.

Taglio dello stipendio e contratto per il solo 2021

Vettel starebbe quindi valutando l’estensione del contratto per il solo 2021 a una cifra nettamente più bassa dei 40 milioni di euro l’anno pattuiti dal precedente rinnovo. Il quattro volte campione del mondo negli anni in Red Bull è arrivato in Ferrari nel 2015 e, quando si trovò a dover trattare il rinnovo con l’allora presidente Sergio Marchionne, riuscì ad ottenere un contratto triennale, dal 2018 al 2020, con un stipendio progressivo per una somma totale di circa 100 milioni di euro.

Erano altri tempi, non solo per Vettel che rivestiva il ruolo di prima guida, ma anche per la Ferrari, come indirettamente confermato da quanto già deciso per Leclerc prima ancora della fine del 2019. I risultati raccolti nella stagione di esordio del monegasco sulla Rossa (due vittorie, Spa e Monza, altri otto podi e sette pole) hanno spinto la Ferrari a scommettere in anticipo sul suo futuro da predestinato anche se l’ingaggio pattuito con il monegasco si aggirerebbe intorno ai 9 milioni di euro per il 2021 con un probabile successivo innalzamento dettato dai risultati: somma, in ogni caso, ben lontana dagli assegni staccati dagli altri team per accaparrarsi i migliori dei suoi colleghi.

L'offerta non piace: Seb spinto a lasciare?

La soluzione del “contratto più basso possibile” adottata con Leclerc sarebbe quindi la stessa strategia dell’offerta recapitata a Vettel. Un piano che rischia di portare il tedesco a guardarsi ancora più intorno di quanto non stia facendo (pare che nel frattempo il tedesco si sia offerto alla McLaren oltre a riflettere sull’ipotesi del ritiro a fine 2020) e la Ferrari a dover correre ai ripari, promuovendo ad esempio Antonio Giovinazzi dall’Alfa Romeo, oppure cercando di convincere Carlos Sainz piuttosto che Daniel Ricciardo, che attualmente guadagnano comunque cifre a sei zeri – gli stipendi dei piloti di Formula 1 – , ad abbracciare la causa della “povera” Rossa.

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