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Dybala sul taglio degli stipendi alla Juve: “Alcuni giocatori non erano d’accordo”

Una lunga intervista di Paulo Dybala al canale ufficiale della Federcalcio argentina su diversi temi, tra cui la convivenza alla Juve con Cristiano Ronaldo (“Mi sorprende ogni giorno, pur essendo il più forte è tra i più affabili e disponibili”), la positività (“E’ stato più un problema psicologico, in quei momenti hai paura”) e il taglio degli stipendi (“Abbiamo anche discusso tra noi, ma la scelta è stata unanime”)
A cura di Alessio Pediglieri
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Paulo Dybala è appena uscito dall'isolamento forzato per il coronavirus, che aveva contratto nei giorni successivi alla chiusura del campionato. La ‘Joya' insieme alla sua fidanzata sono rimasti chiusi in casa per seguire la quarantena necessaria. Oggi, con l'argentino e la sua compagna guariti ma ancora seguendo scrupolosamente le direttive sanitarie in attesa che tutto torni alla normalità, Dybala è tornato a raccontare questi difficili momenti ma anche della situazione generale, tra stipendi tagliati e compagni di squadra particolari. Come Cr7.

Cristiano Ronaldo: l'amicizia, le discussioni, la disponibilità

Paulo Dybala ha una doppia fortuna: è tra i pochi a poter vantare di avere tra i compagni di squadra i due fenomeni in assoluto del calcio internazionale del momento: Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. La ‘Pulce' nell'Argentina, il portoghese alla Juventus: "A livello personale, Cristiano mi ha subito sorpreso in modo positivo – ha raccontato al canale di AFA Play, la tv ufficiale della federcalcio argentina – Quando arrivò alla Juventus c'erano molte aspettative perché in Champions League poi siamo stati eliminati e ci sono state diverse discussioni, anche con lui. Ma la verità è che  come persona è un ragazzo eccellente, molto amichevole dentro e fuori lo spogliatoio, sempre pronto a parlare e ascoltare Non è scontato e il suo atteggiamento mi sorprendere sempre: a volte, quando sei vicino a persone così importanti, non sono così affabili".

Il coronavirus: la positività, la paura, la guarigione

Con Messi e Cr7, Dybala spera di tornare a giocare il prima possibile. Intanto, si attende la ripartenza dei campionato, in un momento in cui l'emergenza per il Covid-19 non è ancora finita. L'Argentino è stato tra i calciatori di Serie A positivi, ma la degenza non è stata gravissima da un punto di vista fisico: "Avevo una brutta tosse, ero stanco e di notte, quando dormivo, sentivo freddo.  Mi sono imposto di non disperare, di rimanere calmo e parlare con i medici della Juventus. Il problema è stato soprattutto psicologico: uno ha paura e cerchi di non pensare che possa essere il virus. Poi ho capito quando ho sentito di Rugani"

Gli stipendi tagliati: la mediazione di Chiellini, il confronto in chat, la decisione

La Juventus, intanto, si è resa protagonista di una scelta precisa in un momento difficile per tutto il calcio: il taglio degli stipendi ai giocatori per 4 mensilità, ancor prima che possa diventare una richiesta formale imposta dalle istituzioni dello sport: "Chiellini, che è il capitano, ha parlato con il presidente e poi con noi. Mi ha chiamato e mi ha detto che il club ci stava chiedendo aiuto perché oggi ha un reddito pari a zero – racconta Dybala –  È stato raggiunto un accordo e il comunicato è stato firmato con il presidente. Ovviamente ci sono stati confronti, ad esempio ho compagni a una o due partite di distanza dal raggiungimento di una clausola contrattuale ben precisa. Non si sa cosa accadrà ed è per questo che alla fine, tutti in accordo, abbiamo scelto di accettare la situazione".

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