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Cosa accadrà alla Serie A? Dallo stop definitivo alle gare ad agosto: tutte le divergenze

Nessuna certezza: la Serie A potrebbe interrompersi definitivamente o protrarsi fino ad agosto inoltrato. Al vaglio qualsiasi ipotesi in un momento in cui la pandemia di Covid-19 non accenna ad arrestarsi e non si hanno garanzie. Il presidente FIGC Gravina ha promesso di concludere la stagione ad ogni costo ma ci sono idee contrastanti. E intanto, l’Uefa non presenta alcun calendario ‘alternativo’
A cura di Alessio Pediglieri
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Non si capisce più nulla all'interno del calcio italiano e lo stato delle cose non aiuta di certo. Mentre dal Governo sono pronti nuovi Decreti (qui tutte le news della pandemia) forse ancora più restrittivi, di certo sulla linea dei precedenti, le istituzioni sportive si stanno domandando se e quando riprendere l'attività. Senza una linea univoca di pensiero ma con diverse soluzioni, ipotesi, richieste. C'è chi prospetta date pur sapendo benissimo che i tempi sono più che prematuri e chi pretende certezze, quando di certo al momento non c'è nulla se non lo stop.

Già c'erano stati i primi ‘dissidenti' una settimana fa con Lotito e De Laurentiis che avevano ‘sfidato' il sistema indicando delle date precise per riprendere gli allenamenti dei giocatori, pur seguendo delle direttive sanitarie più che precise. Poi, di fronte alla ‘tolleranza zero' delle istituzioni, si è passati al secondo argomento caldo, di questi giorni: la ripresa delle partite.

Le varie posizioni e la ‘promessa' di Gravina

Una situazione resa ancora più incerta dalle contrastanti dichiarazioni in queste ore. Ci sono presidenti (come Urbano Cairo del Torino) che vorrebbero che la stagione si completasse comunque entro il 30 giugno, per salvaguardare contratti, calciomercato, tempi e date per la preparazione per il campionato successivo. E chi, come il Presidente della FIGC, Gravina che ha già dichiarato di non arrendersi ed essere pronto a giocare fino ad agosto inoltrato. Scenari diametralmente opposti al cui centro c'è l'assoluta inconsapevolezza di cosa accadrà.

Il silenzio rumoroso dell'UEFA

Per complicare il tutto, c'è anche il silenzio rumoroso dell'Uefa. Il massimo organismo europeo, costretto ad abdicare su Euro 2020 solo per la pressione delle varie federazioni contrarie al torneo, è assente sul fornire date e calendari alternativi agli attuali. Ha sospeso la Champions League e l'Europa League, ha prospettato una Final Four per abbreviarne la struttura, starebbe discutendo su eventuali nuove date per le finali. Ma ufficialmente non c'è risposta alle tante domande. Una ‘quarantena' di certezze che si aggiunge a quella fisica di un isolamento che ha imbalsamato anche il mondo del calcio.

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