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Una storia oscura dal passato, Tyson accusato di violenza sessuale compiuta 30 anni fa

L’Adult Survivors Act di New York consente alle persone che hanno subito violenza sessuale di presentare denuncia anche rispetto a presunte aggressioni avvenute molto tempo prima.
A cura di Maurizio De Santis
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Mike Tyson dovrà difendersi da un'accusa di violenza sessuale.
Mike Tyson dovrà difendersi da un'accusa di violenza sessuale.

Un'accusa che arriva dal passato e piomba sul presente come un meteorite. Una donna ha accusato Mike Tyson di violenza sessuale, un abuso che avrebbe subito nei primi Anni Novanta. Nella istanza depositata da Albany, nello Stato di New York, c'è anche una richiesta shock dal punto di vista economico: un risarcimento di cinque milioni di dollari è l'unica certezza dell'atto, quanto alla data e al periodo in cui sarebbe stata aggredita dall'ex campione di boxe dei pesi massimi non è specificato con esattezza l'anno.

I fatti. La versione contenuta nelle carte e alla base della denuncia formale fa riferimento a una violenza che sarebbe accaduta in una limousine. I due si sarebbero trovati all'interno della vettura dopo un incontro avvenuto in un locale. Un'esperienza che, a giudicare da quanto affermato dalla presunta vittima, avrebbe provocato "danni fisici, psicologici ed emotivi".

La donna riavvolge il nastro dei ricordi e torna indietro nel tempo di oltre 30 anni, fornendo alcuni dettagli di quell'episodio che non è riuscita a dimenticare. Da allora ha sofferto di "danni fisici, psicologici ed emotivi". "Gli dissi di no più volte – ha aggiunto – ma lui non volle smettere. Poi mi tolse i pantaloni e mi violentò".

L'episodio denunciato sarebbe stato compiuto nei primi Anni Novanta.
L'episodio denunciato sarebbe stato compiuto nei primi Anni Novanta.

Non è nota l'identità della querelante che si trincera dietro il muro della privacy per evitare che la pressione dei media, trovarsi sotto i riflettori da un momento all'altro, le comporti un rischio ulteriore e la necessità di sopportare "altre molestie oppure un grande imbarazzo personale".

Nel novero della dichiarazione si legge anche dell'altro sulle condizioni emotive della donna che ha descritto aspetti ulteriori del proprio passato e tutto ciò che avrebbe sopportato a causa di quella violenza. "Ho sperimentato sensi di colpa, perdita di rispetto per me stessa, vergogna, tristezza, rabbia, depressione, ansia e attacchi di panico, tendenze violente, dipendenza da droghe e alcol e confusione derivante dal brutale stupro. Non sono mai più riuscita a mantenere relazioni sane". 

A corredo della narrazione dei fatti c'è anche l'intervento dell'avvocato, Darren Seilback, che ha preso in incarico la questione e definito "altamente credibili" le accuse spiccate dalla cliente. Accuse sulle quali lo stesso ufficio del legale ha indagato per verificarne l'attendibilità.

L'ex campione dei pesi massimi finì in carcere nel '92 per una violenza ai danni di una ragazza conosciuta a un concorso di bellezza.
L'ex campione dei pesi massimi finì in carcere nel '92 per una violenza ai danni di una ragazza conosciuta a un concorso di bellezza.

Com'è possibile che a distanza di tanto tempo sia stato possibile intentare causa? Lo permette l'Adult Survivors Act di New York che consente alle persone che hanno subito violenza sessuale di presentare esposti anche rispetto a presunte aggressioni avvenute molto tempo prima.

Non è la prima volta che Mike Tyson si ritrova in una situazione del genere. Sempre negli Anni Novanta, l'ex pugile finì sotto la lente della giustizia per le dichiarazioni di una ragazza, Desiree Washington, conosciuta a un concorso di bellezza a Indianapolis. Fu denunciato per violenza sessuale e venne arrestato nel febbraio del '92, scontando in carcere solo 3 anni della condanna a 6 anni che gli era stata inflitta.

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