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Schwazer e il caso doping, la clamorosa indiscrezione: “Le sue urine furono manipolate”

In attesa dei risultati della perizia del Ris di Parma, arrivano indiscrezioni sui risultati delle analisi che parlano di una possibile manipolazione delle urine dell’atleta. Una prospettiva che lo scagionerebbe dalle accuse di doping costategli 8 anni di squalifica.
A cura di Marco Beltrami
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Si torna a parlare del caso di doping legato ad Alex Schwazer, con una vicenda che potrebbe avere degli sviluppi clamorosi. In attesa dei risultati della perizia del Ris di Parma, arrivano indiscrezioni sui risultati delle analisi che parlano di una possibile manipolazione delle urine dell'atleta. Un'ipotesi parzialmente confermata dai legali dell'ex marciatore classe 1984 di Vipiteno che hanno parlato di "forti anomalie nelle urine"

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Doping, il caso Schwazer

Il caso di Alex Schwazer ha catalizzato a lungo l'opinione pubblica. Il marciatore oro olimpico a Pecchino 2008 è stato squalificato per doping per ben 8 anni. Un verdetto che ha messo fine alla sua carriera. Tutto risale al giugno 2016, con la notizia della positività dell'atleta di Vipiteno ad un controllo. In un primo momento il test sulle urine era risultato negativo, ma poi ad una successiva analisi era stata riscontrata la presenza di una sostanza incriminata e di metaboliti del testosterone. Mazzata per Schwazer che però, insieme al suo entourage, ha sin da subito parlato di manomissione

La svolta e le indiscrezioni sul caso Schwazer, manipolazione delle urine

In attesa dei risultati della Perizia del Ris di Parma che sarà depositata ai primi di settembre, ecco le clamorose indiscrezioni riportate da ilsussidiario.net, grazie all'inchiesta di Nando Sanvito. Dopo un vero e proprio calvario legato al trasferimento delle provette, l'urina di Schwazer è stata analizzata e sono state riscontrate tracce relative ad una manomissione e contaminazione. Si legge in particolare che  "Dall'analisi risulta una concentrazione anomala di Dna dello stesso Schwazer. Ed è questo il segnale che vi è stata contaminazione. 437 nanogrammi microlitro nel campione A, addirittura 1187 nel campione B". Cosa significa? "Le urine conservate a -20 gradi dopo una settimana riducono a 1/7 il valore quantitativo del Dna. Dopo 26 mesi dovrebbero contenere ancora al massimo qualche nanogrammo. Il Dna di Schwazer presenta invece una concentrazione centinaia (campione A) o migliaia (campione B) di volte superiore alla norma"

Schwazer potrebbe essere scagionato. La parziale conferma dei suoi legali

Una prospettiva che se confermata confermerebbe dunque la posizione dell'atleta e infatti Sanvito sgancia la proverbiale bomba: "Ciò è l'evidenza che qualcuno abbia pompato del Dna di Schwarzer nelle urine per le quali è stato squalificato per togliere tracce di Dna estraneo contenuto in urine di altri che contenevano doping" Una parziale conferma di quanto anticipato, arriva ai legali di Schwazer, e in particolare dall'avvocato Gerhard Brandstaetter che però non ha voluto commentare notizie su internet che parlano di una svolta: "I nostri periti di parte ci dicono che ci sono anomalie pesanti sulle urine di Alex Schwazer. Siamo convinti e sicuri che manipolazioni ci siano state e speriamo che si possano provare, visto che quello che è stato fatto è stato fatto in modo scientifico. Non conosciamo però l'esito delle perizie ordinate dal giudice".

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