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Rio 2016, si alza il sipario: l’ultimo tedoforo è Vanderlei de Lima

Tocca all’ex maratoneta, che ad Atene 2004 perse l’oro per il gesto di un folle, accendere l’antica fiamma di Olimpia dopo quattro ore di cerimonia. Federica Pellegrini ha portato il tricolore nella cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Rio 2016. Incidenti nel pressi del Maracana e a San Paolo.
A cura di Alessio Morra
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Si è alzato ufficialmente il sipario delle Olimpiadi di Rio 2016. Dopo una piacevole e lunga cerimonia d’apertura, ricca di colori e di gioia per uno spettacolo durato quattro ore circa, al Maracanà hanno sfilato tutte le delegazioni dei paesi partecipanti. L’Italia è stata guidata da Federica Pellegrini, nuotatrice più volte medagliata che cerca di conquistare l’oro a distanza di dodici anni dal primo trionfo. La fiamma olimpica l’ha accesa l’ex maratoneta Vanderlei de Lima, che ad Atene 2004 mentre era al comando fu bloccato da uno spettatore.

La cerimonia d’apertura di Rio 2016 è una splendida festa di colori. Il Brasile prima della sfilata di tutte le duecentosette delegazioni si celebra in modo molto allegro. Viene omaggiato anche Alberto Santos Dumont, che per i brasiliani volò prima dei fratelli Wright, ma vengono anche cantate ‘Pais Tropical’, che fa scatenare tutto il Maracanà e soprattutto ‘Garota de Ipanema’ con la meravigliosa modella Gisele Bundchen che balla quando si esibisce Tom Jobim jr. Divertente la reintroduzione della ‘Kiss Cam’, che ha fatto baciare molti spettatori, che l’hanno accolta con gioia.

Gli incidenti nei pressi dello stadio e a San Paolo

Emozione all'interno dello stadio, tensione e paura all'esterno. Sulla spiaggia di Copacabana e anche a San Paolo si sono verificate manifestazioni e proteste nei confronti del governo brasiliano. Scontri durissimi e che hanno fatto temere il peggio ma sono stati arginati dall'imponente servizio d'ordine: una donna è stata anche ricoverata in ospedale perché intossicata dai gas lacrimogeni sparati dalla polizia di Rio, a San Paolo alla fine il bilancio è di 35 arresti dopo una guerriglia con lancio di pietre e oggetti.

Poi parte la lunghissima sfilata, aperta come tradizione vuole dalla Grecia. L’ordine alfabetico all’apparenza sorprende un po’. Perché tra i primi ci sono i tedeschi, leggermente fischiati, ma non quanto gli argentini. Sfilano come portabandiera atleti straordinari come Michael Phelps, recordman di medaglie nella storia delle Olimpiadi, che guida il gruppo americano, ma anche i tennisti Rafa Nadal ed Andy Murray. Quasi a metà arriva l’Italia con una raggiante ed elegantissima Federica Pellegrini che sventola il tricolore e guida i quasi trecentodieci azzurri, che sono tra i più scanzonati. In tribuna gli azzurri applauditi dal Premier Renzi e dalla moglie.

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E mentre la Giamaica annuncia l’assenza alla cerimonia del grandissimo Bolt, che punta a uno storico tris nei 100 e nei 200, l’attenzione si sposta soprattutto sull’ultimo tedoforo. Il forfait di Pelé ha alimentato il mistero nelle ultime ore l'ex perla nera è stata bloccata dai medici che gli hanno sconsigliato di prendere parte alla cerimonia. Dopo gli applausi per la squadra dei rifugiati e l’ovazione per la squadra del Brasile arriva l’ultimo tedoforo che è l’ex maratoneta Vanderlei Cordeiro de Lima.

Vanderlei, il pazzo di Atene e un bronzo beffardo

Vanderlei Cordeiro de Lima ha una storia singolare e forse per questo è stato scelto per accendere la fiamma olimpica che brucia nel tripode. Nel 2004, ad Atene, l'ex maratoneta è lanciato verso la vittoria e la medaglia d'oro ma al 35° chilometro un pazzo, un predicatore irlandese, si fa largo tra la folla lancia in strada, urta il corridore e lo placca. De Lima si rialza ma l'italiano Baldini e l'eritreo-americano Keflezighi lo superano, lasciando a lui un bronzo beffardo rimasto nella storia dei Giochi. Chi cade si rialza, è la lezione della storia: riceve la fiaccola dalle mani dell'ex tennista Guga Kuerten e dell'ex giocatore di basket Hortensia, ultimi tedofori. Pochi secondi e il fuoco di Olimpica illumina la notte di Rio.

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