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Olimpiadi Tokyo 2021, la ministra giapponese Seiko Hashimoto: “Giochi si terranno ad ogni costo”

La ministra giapponese per le Olimpiadi, Seiko Hashimoto ha affermato che i “Giochi si terranno ad ogni costo” perché bisogna premiare gli atleti che lavorano per essere pronti a gareggiare a Tokyo. Queste dichiarazioni arrivano poco dopo quelle, di grande fiducia, del vice-presidente del Comitato Olimpico Internazionale, John Coates, ma tra la popolazione giapponese crescono dubbi e perplessità.
A cura di Vito Lamorte
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I Giochi Olimpici di Tokyo previsti per l'estate del 2020 sono stati rinviati a causa della pandemia Covid-19 che ha sconvolto il mondo intero ma la ministra giapponese per le Olimpiadi, Seiko Hashimoto ha affermato che devono svolgersi il prossimo anno "a tutti i costi visti gli sforzi degli atleti che continuano a impegnarsi per essere pronti". Queste parole seguono quelle del vicepresidente del CIO, John Coates, che ha dichiarato che le Olimpiadi si terranno nel 2021 "con o senza Coronavirus", e quelle del portavoce di Tokyo 2020 Masa Takaya, che ha ribadito come "il team del Cio è determinato a organizzare i Giochi il prossimo anno" ma si è tenuto ben lontano dal rispondere alle domande sulla valutazione fiduciosa di Coates.

Sono molti i dubbi esistenti sulla fattibilità dei Giochi Olimpici, che dovrebbero essere inaugurati il 23 luglio 2021, e questo soprattutto perché il Giappone non ha ancora aperto gran parte dei confini ai visitatori stranieri e c'è ancora un vaccino per il Covid-19. Gli organizzatori hanno già fatto sapere che un altro rinvio sarebbe impossibile e la popolazione giapponese, che è molto preoccupata per il Coronavirus, è favorevole a quest'ultimo scenario o all'annullamento definitivo.

Intanto si parla molto delle dimissioni del premier giapponese Shinzo Abe, che potrebbero avere serie ripercussioni sull’organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo. C'è grande preoccupazione per la decisione di farsi da parte di Abe e, secondo il giornale online Asahi Shimbun, sarebbe stato il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, a esprimere queste perplessità nel corso di una telefonata al presidente del comitato organizzatore Yoshiro Mori. Il rapporto tra Bach e Abe è stato molto proficuo e di grande collaborazione e proprio loro due lo scorso marzo hanno deciso di posticipare i giochi di un anno per via dell’emergenza sanitaria. Il premier uscente, che sta affrontando seri problemi di salute, è stato decisivo per ottenere la candidatura della città di Tokyo ma se rimanesse a capo dell’esecutivo non potrebbe garantire lo svolgimento delle Olimpiadi per i motivi già elencati precedentemente.

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