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Olimpiadi Tokyo 2020, Australia e Canada si ritirano e chiedono rinvio al 2021

Con due comunicati ufficiali, Australia e Canada hanno confermato la decisione di non partecipare alle Olimpiadi di Tokyo qualora venissero confermate per l’estate 2020: “Gli atleti sono impegnati a cose più importanti, come preservare la propria salute e quella dei loro cari”. Entrambi i Paesi hanno confermato anche il totale supporto al CIO per la riorganizzazione delle Olimpiadi al 2021.
A cura di Alessio Pediglieri
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Mentre il CIO ha deciso per rimandare ogni decisione attorno a Tokyo 2020, prendendosi un mese di tempo e monitorando la situazione sanitaria globale, c'è chi ha preso la propria e ha comunicato che per questa eventuale edizione – in programma a fine luglio – non parteciperà. Sono Canada e Australia che hanno preferito ritirarsi in modo ufficiale davanti alla pandemia in corso e hanno ribadito la loro posizione: i Giochi si disputino fra un anno, nel 2021.

Arrivano, dunque, le prime defezioni ufficiali da parte delle federazioni nazionali che non intendono sottostare all'ultima decisione (non) presa dal CIO, cioè di rimandare le Olimpiadi di Tokyo subito e riproporle tra un anno. Dopotutto, di fronte all'emergenza sanitaria attuale è una scelta che già in altre discipline si è presa, come nel calcio dove Euro2020 è di fatto divenuto Euro2021, posticipato di un anno, così come la Copa America è stata rinviata alla prossima estate. Scelte dovute, necessarie, in un momento in cui ancora non si conoscono i margini di crescita e decrescita del contagio da Covid19.

Il Canada si appella al buon senso

Il Comunicato ufficiale canadese punta l'indice su questioni di "salute pubblica": "non si tratta solamente della salute degli atleti" – si legge nella nota – "nulla è più importante della salute e della sicurezza degli atleti e della comunità mondiale".  La non decisione sul rinvio cozza con le direttive attuali, continua il comunicato, venendo contro alle restrizioni di prevenzione sanitaria. Il Canada sottolinea poi, il totale supporto al Cio per la riorganizzazione della manifestazione: "offriamo il nostro completo sostegno per aiutare ad affrontare tutte le complessità che comporterebbe riprogrammare i Giochi"

L'Australia e i valori dello sport

Stesso principio nel comunicato australiano che si appella anche ai principi stessi dei Giochi Olimpici: "quando il mondo si riunirà alle Olimpiadi di Tokyo ci potrà essere una vera celebrazione dei valori dello sport e dell'umanità". Il Governo australiano ha sottolineato a sua volta l'incompatibilità di pensare alle Olimpiadi ora in cui tutti, atleti inclusi, stanno rispettando l'isolamento a tempo indeterminato: "I nostri sportivi ora devono dare priorità alla loro salute e a quella di chi li circonda, devono essere liberi di poter tornare alle loro famiglie"

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