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Nuoto, Europei: argento per la Pellegrini, storico bronzo di Sabbioni

Altre due medaglie per l’italia a Londra. La staffetta mista chiude alle spalle della Gran Bretagna. Simone Sabbioni nei 100 dorso conquista la prima medaglia di sempre dell’Italia in questa specialità.
A cura di Alessio Morra
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L’Italia conquista altre due medaglie, una d’argento e una di bronzo, agli Europei di Nuoto a Londra. La staffetta mixed-mista trascinata da un’eccellente Federica Pellegrini è d’argento, mentre Simone Sabbioni entra nella storia del nuoto italiano, perché con il bronzo conquistato nei 100 dorso è diventato il primo atleta azzurro a salire sul podio in questa specialità. Nella prima giornata di gare Detti ha conquistato l’oro nei 400 stile e le due staffette maschile e femminile della 4×100 hanno ottenuto due splendide medaglie d’argento.

Pellegrini medaglia bis – La staffetta italiana mixed-mista si qualifica agilmente per la finale, a cui hanno preso parte Sabbioni, Martina Carraro, Piero Codia e Federica Pellegrini, che con una frazione finale splendida ha regalato il secondo posto all’Italia. Imbattibile la Gran Bretagna, sul podio anche l’Ungheria. Piero Codia, a differenza di Sabbioni, non è riuscito a ottenere una seconda medaglia in giornata. Perché l’azzurro ha chiuso al quarto posto nella finale dei 50 farfalla maschili. Paltrinieri e Detti si sono qualificati per la finale dei 1500 stile libero.

Sabbioni di bronzo – La medaglia conquista non è stata accolta inizialmente bene da Sabbioni, che ha ottenuto il bronzo ex-aequo con il greco Apostolos Christou. Il tempo finale (54’’19) è lontano quasi un secondo dalla sua miglior prestazione (53’’34) che se avesse realizzato gli avrebbe dato la possibilità di contendere l’oro a Camille Lacourt:

Sono contento, ma ho fatto una gara schifosa Valgo molto meno di questo tempo, ho pesino toccato la corsia mentre nuotavo. L’oro era alla mia portata, e mi fa arrabbiare non essere riuscito a dare quello che avrei potuto. La finale era aperta, voglio capire con il mio allenatore quali errori ho commesso.

Dopo aver messo al collo la medaglia e dopo aver chiacchierato con il suo tecnico il diciannovenne riminese ha però capito la portata della sua impresa: “Ho realizzato quello che ho fatto, mi resta l’emozione per il risultato e l’arrabbiatura per il tempo”.

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