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Morto Bebeto, ct dell’Italvolley che conquistò l’oro mondiale

Bebeto de Freitas è deceduto a 68 anni per un infarto fulminante. In Italia aveva allenato e vinto sia alla guida della Maxicono Parma sia al timone della Nazionale.
A cura di Maurizio De Santis
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Un infarto fulminante. Così è morto a 68 anni Paulo Roberto Freitas, meglio conosciuto come Bebeto de Freitas, l'ex tecnico della nazionale italiana e di quella brasiliana di pallavolo. Una vita a bordo campo, prima nei panni del coach poi del dirigente ricoprendo l'incarico di ex presidente del Botafogo e fino a oggi direttore Amministrazione e Controllo dell'Atlético-MG. Un malore lo ha colto all'improvviso proprio durante un evento del club: immediatamente soccorso, le sue condizioni sono apparse subito disperate e a nulla sono valsi tutti i tentativi di rianimarlo.

Bebeto ha avuto una lunga carriera sportiva costellata di successi. A lui sono legate alcune della pagine più belle dello sport tricolore e in particolare della pallavolo. C'era lui, Bebeto, alla guida del sestetto Azzurro che conquistò il titolo di campione del mondo. Ma nel suo palmares si annoverano anche la World League 1997, il bronzo all'Europeo 1997 e il titolo Mondiale del 1998, il terzo consecutivo degli azzurri dopo la doppietta 1990-1994 piazzata con Julio Velasco. In Italia viene anche ricordato per la sua bella esperienza in Emilia al timone della Maxicono Parma con la quale conquistò 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Coppe Cev.

 Da parte del presidente Pietro Bruno Cattaneo, del Consiglio Federale, della Federazione Italiana Pallavolo e di tutto il mondo del volley italiano giungano alla famiglia di Bebeto le piu' sentite condoglianze – si legge in una nota della Fipav.

Nipote del giornalista e allenatore di calcio João Saldanha, è stato giocatore e allenatore della squadra di pallavolo brasiliana. Tra le fila del Botafogo ha messo in bacheca ben undici campionati consecutivi di volley a Rio de Janeiro (dal 1965 al 1975), e ha difeso la squadra brasiliana alle Olimpiadi del 1976 a Montreal. Una volta conclusa l'attività agonistica da giocatore, Bebeto non ha accantonato la propria passione. L'ha solo trasformata, convergendo tutte le proprie energie nella nuova veste di allenatore: è con lui in panchina che il Brasile infila al collo la medaglia d'argento alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles.

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