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Master di Malaga, La Barbera fa la storia: primo titolo di un disabile sui normodotati

E’ accaduto nel salto in lungo dove Roberto “il Barbaro” La Barbera ha conquistato per la prima volta un titolo Master in una gara riservata ai normodotati. Disabile dal 1985 per aver perso una gamba in un incidente in moto, La Barbera ha un palmares da vero campione: 2 medaglie olimpiche, 6 mondiali e 18 titoli europei.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un'impresa senza precedenti nella storia dell'atletica italiana. L'ha realizzata Roberto La Barbera che ha compiuto a Malaga un’impresa sportiva senza precedenti. La Barbera, 51 anni, è stato infatti il primo atleta disabile a vincere un titolo Master in una gara riservata ai normodotati. L’azzurro alessandrino, che gareggia per la società sportiva "Vittorio Alfieri Asti" e per la "GSH Pegaso", si è infatti aggiudicato la gara di salto in lungo M50 con un balzo vincente di 6,54 metri.

L'azzurro ha conquistato la medaglia d'Oro e il primato, non solo personale: sulla pista del Pavillon Deportivo Nuevo Carranque di Malaga è riuscito a fare la storia con un salto di 6 metri e 54 nel lungo, arrivando davanti al brasiliano Pessanha (6.33) e al francese Dufag (6.23).

Una vera e propria impresa che segna anche la migliore prestazione dell’anno, inferiore di soli 15cm al suo record personale. Per La Barbera un successo senza precedenti che conferma le qualità sportive di un vero  atleta in grado di competere con avversari – sulla carta – più quotati. Ma per chi conosce il mondo sportivo dedicato ai disabili, il nome di Roberto non è di certo una novità.

Roberto ha scoperto il mondo dell'atletica solamente a seguito del suo status di disabile: è diventato atleta paralimpico solamente dopo aver subito nel 1985 l’amputazione della gamba destra in seguito a un incidente con la moto. Prima di quel drammatico giorno Roberto era un ballerino professionista e con un ballo ha festeggiato l'oro di Malaga, abbracciando il suo portafortuna, la moglie.

Roberto "il Barbaro", come è stato simpaticamente soprannominato, trova la sua realizzazione personale e professionale nello sport: nella sua nuova vita da atleta vince e tanto, iniziando dall’argento nel salto in lungo alle Paralimpiadi di Atene 2004. Alla fine nel palmares finiranno una medaglia olimpica, sei mondiali, diciotto titoli europei e sessanta italiani. Fino all'exploit di Malaga dove si prende la medaglia d'oro e un record da fuinness dei primati.

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