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Kuliak squalificato per un anno, l’atleta russo gareggiò con la Z sul petto: restituirà la medaglia

La Commissione disciplinare ha squalificato per un anno il ginnasta Ivan Kuliak. L’atleta russo che gareggiò con la lettera ‘Z’, simbolo della guerra in Ucraina, sul petto.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'immagine di Ivan Kuliak sul podio al termine della finale di Coppa del Mondo di ginnastica artistica che si è svolta a Doha, in Qatar aveva subito creato scalpore. L'atleta russo, che in quell'occasione conquistò il bronzo, gareggiò con ‘Z' sulla tuta, all'altezza del petto. La lettera, simbolo dell'invasione dell'esercito della Russia di Putin nei confronti dell'Ucraina che ha dato il via alla guerra che dura ormai da, è stata messa in bella mostra dallo stesso Kuliak creando inevitabilmente l'indignazione da parte dell'opinione pubblica. Dopo aver terminato con il terzo punteggio più alto l'esercizio alle parallele, Kuliak si è poi presentato sul podio con la Z in bella mostra come atto palesemente intimidatorio.

Al suo fianco sul podio, a godersi l'oro, c'era invece Illia Kovtun, atleta ucraino che aveva lasciato il suo Paese poco prima dell'inizio del conflitto proprio per partecipare alle varie competizioni. Ebbene, la vicenda di Kuliak ora si è conclusa con la sanzione che un po' tutti si aspettavano, esemplare e allo stesso tempo ragionevole: un anno di squalifica. La Commissione Disciplinare ha preso questa decisione specificando come Kuliak abbia violato gli Statuti FIG, il Codice di Disciplina FIG, il Codice Etico FIG, il Codice di Condotta FIG e il Regolamento Tecnico FIG quando ha indossato la lettera “Z” sulla sua tuta durante la competizione e la cerimonia di premiazione. Inoltre, l'atleta russo dovrà anche restituire la medaglia di bronzo vinta e il premio in denaro ricevuto.

Un inevitabile epilogo per quanto visto e soprattutto in un momento in cui la guerra in Ucraina era da poco iniziata spiazzando il mondo intero.  Kuliak si sarebbe sentito provocato reagendo così d'impulso, per amor di patria e per la pace. Questa una delle versione che circolò nei giorni successivi al fattaccio. L'atleta russo avrebbe fatto questo gesto pubblico per non chinare la testa dinanzi a quello che ha raffigurato come un sopruso. Almeno questa è la versione dell'episodio per il quale subito si era pensato subito che Kuliak potesse ricevere pesanti sanzioni dalla Commissione disciplinare.

Per lui anche una multa in denaro e la precisazione della Commissione disciplinare che sottolinea: "Non è autorizzato a partecipare a nessun evento o competizione sanzionata dalla FIG organizzata da una federazione membro della FIG affiliata per un anno a partire dalla data di questa decisione. Se le misure protettive che impediscono agli atleti russi di gareggiare sono ancora in vigore il 17 maggio 2023, il divieto continuerà e scadrà sei mesi dopo la rimozione di dette misure".

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