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Jacobs si separa dal suo allenatore: “È stata una decisione difficile, il nostro rapporto è finito”

A dieci mesi dai Giochi Olimpici di Parigi 2024, Marcell Jacobs ha deciso di separarsi dal suo coach Paolo Camossi. Jacobs, vincitore di 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo, è pronto per una nuova sfida.
A cura di Alessio Morra
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Marcell Jacobs si separa dal suo storico allenatore Paolo Camossi. La notizia nelle ultime ore era rimbalzata, adesso è ufficiale ed è sorprendente considerato che tra meno di un anno l'atleta italiano dovrà difendere l'oro ai Giochi Olimpici di Parigi. Ora Jacobs si metterà a caccia e cercherà un nuovo allenatore che possa sostituire Camossi.

L'oro olimpico vinto nei 100 metri ha portato nell'olimpo dello sport Marcell Jacobs, che due anni fa a Tokyo ne conquistò un altro nella staffetta. Le due stagioni successive sono state tormentate, anche se le medaglie pesanti non sono mancate. Ma i tanti infortuni hanno condizionato l'olimpionico che a dieci mesi dai Giochi del 2024 cambia allenatore. In un'intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport' è arrivata l'ufficialità della separazione con Coach Camossi: "È vero, la nostra collaborazione si è esaurita. Paolo non è più il mio allenatore".

Al suo ex allenatore ha reso merito con parole splendide: "Insieme abbiamo scritto la storia dell’atletica italiana e mondiale. Abbiamo condiviso momenti bellissimi. Ma la vita ha le sue fasi e siamo arrivati alla conclusione che sia giusto separare le nostre strade. È stata una decisione difficile, non lo nascondo. Paolo è stato per me una guida importante, fondamentale. Gli auguro di avere fortuna e successo nella futura carriera professionale. Anche se le nostre strade si dividono, resta per me un grande coach".

Marcell Jacobs dovrà ben presto trovare un nuovo allenatore. Jacobs ha le idee chiare e sa che lascerà Roma, ma non esclude la possibilità di continuare la sua vita all'estero: "Avverto la necessità di un cambiamento totale, di nuovi stimoli e soprattutto un gruppo con il quale condividere le sessioni di lavoro più dure. Io e la mia famiglia lasceremo Roma: ci sono diverse opzioni sul tavolo, in Italia e all’estero. Andranno valutate con estrema attenzione".

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