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Il nuovo Bolt è un mostro: tempo spaziale sui 100 metri e fa lo sbruffone molto prima dell’arrivo

La finale dei 100 metri dei Mondiali Under 20 ha visto esplodere il talento pazzesco del 19enne Letsile Tebogo. Si sono riviste scene cui solo Usain Bolt ci aveva abituato: il ragazzo ha frenato molto prima del traguardo e si è girato verso gli avversari per sbeffeggiarli.
A cura di Paolo Fiorenza
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Mentre il nostro Marcell Jacobs continua la riabilitazione dopo l'infortunio all'adduttore che gli è costato il doloroso forfait ai Mondiali di Eugene, provando a rimettersi in sesto per gli Europei che cominciano il 15 agosto, all'orizzonte della velocità planetaria si affaccia un nuovo temibile protagonista. Di più: un mostro con le ali ai piedi che minaccia di essere l'avversario più temibile del campione olimpico negli anni a venire, con buona pace degli acerrimi rivali americani. Di più ancora: il nuovo Bolt, come già è stato soprannominato non solo per la velocità pura che sprigiona ma anche per gli atteggiamenti da smargiasso in pista.

Letsile Tebogo vicino al tabellone che mostra il suo tempo pazzesco
Letsile Tebogo vicino al tabellone che mostra il suo tempo pazzesco

Del resto la superiorità di Letsile Tebogo, 19enne sprinter del Botswana, sulla concorrenza dei suoi pari età è decisamente imbarazzante e può dare vita a scene come quella verificatasi poche ore fa nella finale dei 100 metri ai Mondiali Under 20 in corso di svolgimento a Cali, in Colombia. Partito come una scheggia, il velocista ha preso il largo a metà gara, stampando un tempo pazzesco di 9"91, record mondiale U20, che ai Mondiali dei ‘grandi' a Eugene gli sarebbe valso il quarto posto dietro i tre statunitensi Kerley, Bracy e Bromell.

In Oregon qualche giorno fa c'era anche Tebogo, ma pur correndo sotto i 10 secondi non si era qualificato per la finale. Sulla pista colombiana il ragazzo non solo ha staccato questo tempone ma avrebbe potuto fare molto meglio se non avesse deciso – con mossa chiaramente premeditata, il che fa capire il livello di autostima ugualmente mostruosa – di frenare una ventina di metri prima del traguardo per girarsi alla sua destra e deridere col ripetuto gesto della mano il giamaicano Bouwahjgie Nkrumie. Tebogo ha di fatto corso senza guardare avanti per qualche secondo, al punto che anche Nkrumie a un certo punto lo ha guardato stranito mentre ancora correva.

La ripresa frontale dell'arrivo della finale dei 100 metri dei Mondiali U20
La ripresa frontale dell'arrivo della finale dei 100 metri dei Mondiali U20

Il giamaicano si è comunque piazzato secondo in 10"02, nuovo record nazionale U20 e settimo tempo all-time di categoria, mentre la medaglia di bronzo è andata al sudafricano Benjamin Richardson con 10"12, al fotofinish sul thailandese Puripol Boonson, stesso tempo ma quarta piazza. In finale non c'era nessun italiano, visto che l'azzurro Alessio Faggin aveva solo sfiorato la qualificazione, restando fuori per soli due centesimi.

Da qualsiasi inquadratura la si guardi (nel video sottostante ce n'è un'altra), la prestazione spaziale di Tebogo non può non far pensare a Usain Bolt, uno che le guasconate in pista se le poteva permettere alla luce dell'infinito talento. Il 19enne del Botswana forse ancora ne deve fare di strada prima di poter gesticolare in quel modo sbeffeggiando  gli avversari. Sicuramente è ben avviato, visti i progressi velocissimi fatti negli ultimi mesi. Già ad aprile Tebogo aveva battuto il record mondiale Under 20 di Trayvon Bromell nei 100 metri, primato che era rimasto in piedi per otto anni, correndo in 9"96. Tempo battuto poi nelle batterie dei Mondiali di Eugene, quando aveva corso più veloce di due centesimi, fino all'ulteriore miglioramento di stanotte, col 9"91 di Cali. Non è esagerato pensare che senza il teatrino degli ultimi metri, il cronometro avrebbe potuto dire almeno 9"85.

Nel dopo gara non sono mancate le critiche per quelle che sono state definite "buffonate", ma Tebogo ha fatto spallucce citando esplicitamente Bolt come suo ispiratore e modello: "Il piano era di uscire e godersi la finale. Se qualcuno l'ha presa come mancanza di rispetto, mi dispiace davvero. I tifosi qui e tutti quelli che erano a casa si sono potuti godere la gara, ricordando loro un po' cosa ha fatto Usain Bolt ai suoi tempi. È il mio idolo, la persona che ammiro". Peraltro lo stesso Bolt ha assistito alla perfomance di Tebogo restandone colpito, come dimostrano le emoji di fulmini che ha postato a commento della notizia su Instagram. Il talento riconosce sempre il talento: adesso c'è da capire se anche la testa del 19enne è da campione come quella del leggendario Usain, tuttora primatista mondiale di 100, 200 e staffetta 4×100.

Il commento di Usain Bolt al record di Tebogo: fulmini, il suo marchio di fabbrica
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