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Il CIO attacca la legge approvata dal Parlamento: a rischio la partecipazione a Tokyo 2020

Una lettera aperta da parte del Comitato Olimpico Internazionale al Governo italiano di rivedere in toto la legge sullo sport che di fatto obbligherebbe il CONI a perdere la propria autonomia e a non poter lavorare nello spirito olimpico. Il CIO auspica collaborazione e comprensione, altrimenti il rischio è vedere l’Italia esclusa dalle prossime Olimpiadi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il CONI non avrebbe l'autonomia necessaria per operare garantendo lo spirito olimpico. Così il CIO, il Comitato olimpico internazionale si è pronunciato sulla legge dello sport approvata in Parlamento. Limiterebbe i poteri del Comitato nazionale italiano e per questo si potrebbe anche prendere un provvedimento drastico escludendo l'Italia dai giochi olimpici del 2020 in programma a Tokyo e rimettendo in discussione la scelta su Milano e Cortina. Una presa di posizione che non ammette scorciatoie e che adesso mette al muro il nostro Paese. E' solamente un primo pronunciamento, ma è già chiara la linea che si sta andando ad adottare: tolleranza zero per le ingerenze politiche nello sport.

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L’autonomia dello sport è formalmente stabilita in una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottata a New York nel mese di ottobre 2014

Dunque, per il Comitato Olimpico Internazionale alcune norme andrebbero ad intaccare direttamente "l’autonomia del Coni" e sarebbero pertanto "non aderenti ai principi della Carta Olimpica". Nella lettera rivolta al Parlamento italiano, si segnala che la legge approvata "intaccherebbe chiaramente l’autonomia del Coni" in sei punti. Tra questi c'è ad esempio la volontà di poter riorganizzare il Coni attraverso decisioni di Governo. Oltretutto – sottolinea il CIO nella lettera – il CONI ha il diritto di poter lavorare per lo sport a 360 gradi e non strettamente legato e relegato agli eventi olimpici: "Promuovere i principi fondamentali ed i valori dell’Olimpismo nei rispettivi paesi e di incoraggiare lo sviluppo dello sport d’alta prestazione così come pure dello sport per tutti".

Per il CIO è fondamentale la cooperazione e il coordinamento tra Coni e Parlamento garantendo autonomia e rispetto dei rispettivi ruoli. Nessuna ingerenza da parte della politica italiana altrimenti si dovranno prendere provvedimenti che sanciranno un punto di non ritorno. La situazione è delicata ma non compromessa. Nella lettera, il CIO si augura buon senso e sviluppi positivi: "Contiamo sulla comprensione e sulla positiva collaborazione delle parti interessate per risolvere amichevolmente questi temi e evitare eventuali complicazioni inutili e/o ulteriori azioni da parte del Cio"

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