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Europei, tuffi: Tania Cagnotto vince la medaglia d’oro

L’azzurra di Bolzano trionfa nel trampolino da un metro agli Europei di Berlino. Ai piedi del podio l’altra italiana, Maria Marconi.
A cura di Maurizio De Santis
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Tania Cagnotto, tuffo tutto d'oro nella specialità ‘trampolino da un metro' agli Europei di Berlino. Nervi saldi, tecnica perfetta, esecuzione senza sbavature e grande caparbietà così l'azzurra di Bolzano è riuscita a conquistare una vittoria sofferta nell'ultima, ottima esibizione: ha chiuso la finale con il punteggio di 289.30, davanti alla russa Kristina Ilinykh (argento con 288.55) e alla la tedesca Tina Punzel (bronzo, con 286.70). Quarta l'altra italiana, Maria Marconi, che nella prova decisiva non è stata fortunata e s'è fermata a pochi decimi dalla medaglia con il punteggio di 285.50. Per la Cagnotto, invece, si tratta dell'ennesimo trionfo in una carriera che, finora, le ha riservato grandi soddisfazioni: sono 20 le medaglie messe in bacheca finora (13 ori, ben 5 dal trampolino da un metro, 3 argenti e 4 bronzi). Madrid 2004, Eindhoven 2008, Torino 2009 le diverse piattaforme che l'hanno vista protagonista, compresa quella del trampolino sincro laddove ha fatto filotto si successi nelle ultime cinque edizioni della rassegna continentale.

La gioia di Tania dopo la medaglia d'oro

Che fatica e che ansia vederla salire sul trampolino. L'attesa è snervante, uno stillicidio… soprattutto se la gara è tirata fino all'ultimo tuffo. Tania Cagnotto è un concentrato d'emozioni che esplodono subito dopo aver conquistato l'oro. "Sono felice, per vincere ho dovuto fare il ‘tuffone'…  da Londra in poi mio padre è invecchiato non so più quanto – ha ammesso Cagnotto ai microfoni di Rai Sport -. Poverino. Mi spiace per Maria Marconi, aveva fatto una bella gara e sperano che saremmo salite entrambe sul posio". Da Berlino a… Berlino: dal 2002 al 2014, 12 anni scanditi dai trionfi e dai trofei, con 20 medaglie che testimoniano la bravura dell'azzurra di bolzano. "Non credevo che avrei fatto tanta strada e che avrei raccolto tante soddisfazioni". Poi torna sulla gara e racconta quegli attimi dove la concentrazione è fondamentale: "Nella prova da un metro si gareggia solo per eleganza e niente potenza e quindi da un metro posso permettermi di non arrivare benissimo alla gara. Ma dai tre metri c'è bisogno di gambe e reattività e un pochino la sento" 

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