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È morto Dick Fosbury, leggenda del salto in alto: fu medaglia d’oro a Città del Messico nel 1968

Dick Fosbury è morto all’età di 76 anni. Fu una vera leggenda del salto in alto rivoluzionando questa disciplina alla fine degli anni Sessanta. Fu lui a dare il via al salto “di schiena” o “dorsale” rispetto al ventrale.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Dick Fosbury è morto all'età di 76 anni. L'atleta statunitense fu una vera leggenda del salto in alto rivoluzionando questa disciplina alla fine degli anni Sessanta. Fu lui a dare il via al salto "di schiena" o "dorsale" rispetto al ventrale che aveva caratterizzato il salto in alto fino a quel momento. Fosbury vinse la medaglia d’oro ai Giochi in Messico nel ‘68 e fu dato il suo nome allo stile che oggi usano tutti, Gimbo Tamberi oro a Tokyo 2020 incluso. Fosbury è morto nel sonno domenica mattina, in seguito alla breve recidiva di un linfoma. Ad annunciare la morte di Forsbury è stato il suo ex agente Ray Schulte su Instagram.

"È con il cuore addolorato che devo rilasciare la notizia che l’amico e cliente di lunga data Dick Fosbury è morto pacificamente nel sonno domenica mattina presto dopo un breve periodo con una recidiva di linfoma – si legge nella nota diramata sui social – La leggenda dell’atletica leggera lascia la moglie Robin Tomasi, il figlio Erich Fosbury e le figliastre Stephanie Thomas-Phipps di Hailey, Idaho e Kristin Thompson". Una notizia che ha scosso il mondo dello sport dato che l'atleta statunitense era una vera stella dello sport, colui il quale da solo è riuscito a rivoluzionare un'intera disciplina cambiandone completamente le regole.

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Il “Fosbury Flop” è diventato grazie a lui il salto per eccellenza che ha poi caratterizzato totalmente questo sport. Un autentico pioniere che dopo aver vinto i campionati universitari e i trials di qualificazione per i Giochi olimpici, si fece conoscere totalmente con la medaglia d’oro conquistata a Città del Messico e stabilendo il nuovo record olimpico con la misura di 2,24 metri. Il suo ritiro avvenne poi l'anno seguente non partecipando alle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera.

Nel 1981 Fosbury è stato inserito anche nella National Track&Field Hall of Fame. Tra i primi commenti in seguito a questa notizia, il primo è stato quello del velocista di Trinidad e Tobago, Ato Boldon: “RIP 1968. Medaglia d’oro olimpica e leggenda del salto in alto-pioniere, scomparso domenica. Condoglianze alla sua famiglia e agli amici. Godspeed, Fos, eternamente grato”. Ma in questo ore si sono susseguiti altri commenti, parole, frasi e post per colui il quale è stato un gigante dello sport mondiale.

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