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Coronavirus, la pallanuotista Rachel Whitelegge torna in America per paura del contagio

Le ventitreenne californiana, di fronte all’emergenza Coronavirus e dopo l’appello del presidente Trump, ha deciso di lasciare la Bogliasco 1951 e tornare a casa. “Siamo molto delusi e rammaricati da questa inaspettata situazione. Abbiamo provato a spiegare a Rachel che restando a Bogliasco non avrebbe corso nessun pericolo”, ha fatto sapere il presidente della società ligure di pallanuoto.
A cura di Alberto Pucci
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Rachel Whitelegge - Instagram
Rachel Whitelegge – Instagram
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La paura del Coronavirus ha finito per coinvolgere anche il mondo dello sport: messo sottosopra da gare ed eventi annullati o rinviati per il terrore del contagio. Oltre al calcio e ad altri sport, anche la pallanuoto sta vivendo con ansia questo momento e la conferma è arrivata da Rachel Whitelegge: campionessa statunitense del Bogliasco 1951. Come riportato alcuni media genovesi, la 23enne americana californiana ha infatti comunicato alle compagne e alla società ligure di voler tornare in America e riunirsi alla famiglia e alla sua ex squadra dell'Ucla.

Lo stupore del club per la fuga dell'americana

Dopo l'invito del presidente Trump e la pressione dei parenti, Rachel Whitelegge ha dunque deciso di porre fine alla sua esperienza italiana per paura del Coronavirus. Una decisione che il club ligure non hai ovviamente preso con piacere: "Il Bogliasco 1951 prende atto con rispetto e stupore della decisione di Rachel Whitelegge di far rientro in patria a causa dell'emergenza Coronavirus – hanno scritto i responsabili della società in un lungo post su Facebook – Una scelta personale, comunicata dalla diretta interessata alle compagne nelle scorse ore, dettata dai timori derivanti dalla situazione relativa al diffondersi del CoVid-19. Pur non avendo avuto alcun tipo di contatto con persone affette dal virus, Rachel ha preferito porre fine alla sua esperienza nel nostro Paese".

Rachel Whitelegge ai tempi di Ucla - Twitter
Rachel Whitelegge ai tempi di Ucla – Twitter

Le parole del presidente del Bogliasco 1951

"Siamo molto delusi e rammaricati da questa inaspettata situazione – ha detto Simone Canepa, numero uno del club di pallanuoto ligure – Abbiamo provato a spiegare a Rachel che, come lei stessa ha avuto modo di appurare negli ultimi giorni, restando a Bogliasco non avrebbe corso nessun pericolo e che la situazione in Italia è assolutamente sotto controllo. Purtroppo ciò che negli altri paesi si sta percependo evidentemente non corrisponde alla realtà del nostro Paese. Abbiamo fiducia nel nostro sistema sanitario e nelle indicazioni che arrivano dalle istituzioni. Quanto alla squadra e agli aspetti prettamente agonistici, la nostra attenzione deve concentrarsi sulla salvezza. Questa inaspettata defezione deve fare capire al gruppo che può andare in acqua solo chi è convinto di poter essere utile alla causa. Chi non pensa di esserlo è meglio che si sia chiamato fuori".

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