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L’inquadratura di Vlahovic sparita dal VAR in Inter-Juve: fallo di mano netto prima del gol

Perché il movimento dell’ex Viola non è stato preso in considerazione? È l’aspetto che lascia molte perplessità sull’attenzione degli ufficiali di gara al Var, più ancora rispetto all’episodio precedente.
A cura di Maurizio De Santis
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Il tocco di braccio di Vlahovic nell'azione che ha portato al vantaggio della Juve contro l'Inter.
Il tocco di braccio di Vlahovic nell'azione che ha portato al vantaggio della Juve contro l'Inter.

Il presunto tocco di braccio di Adrien Rabiot nell'azione che ha portato al gol di Kostic è l'episodio da moviola di InterJuventus sul quale né l'arbitro Chiffi né il Var sono riusciti a dare una interpretazione certa. Non ci sono immagini abbastanza chiare – si spiega anche così la verifica durata oltre tre minuti prima della convalida della rete – per determinare che il centrocampista francese abbia effettivamente impattato/sfiorato la sfera con l'arto sinistro indirizzando la traiettoria verso Vlahovic che è nei pressi.

È stata questa la motivazione più plausibile fornita per quell'azione molto discussa, che fa il paio con quanto avvenuto la settimana scorsa in occasione della gara dei bianconeri con la Sampdoria a Torino: anche allora il calciatore protagonista fu l'ex Psg e anche allora la versione fu la stessa, ovvero che la sequenza dei fotogrammi a disposizione della sala Var non era sufficiente per determinare con sicurezza il gesto compiuto dallo juventino (decisivo per sbloccare il risultato sul 2-2).

Nello sviluppo della manovra offensiva della Juventus c'è, però, un altro dettaglio al quale forse non è stato dato il giusto peso ma ha contribuito in maniera essenziale alla dinamica della trama. Non il primo tocco di braccio fortuito di Vlahovic sulla carambola con Rabiot ma quello grazie al quale, dopo aver recuperato palla a centrocampo, riesce ad addomesticarla in maniera tale da restituirla al compagno di squadra (sempre Rabiot) che innescherà Kostic, autore del vantaggio.

Il movimento che Vlahovic fa col braccio per controllare il pallone.
Il movimento che Vlahovic fa col braccio per controllare il pallone.

Dalle immagini di Pressing su Mediaset si nota come il giocatore abbassi leggermente la spalla e l'arto destro sia largo abbastanza da aumentare il volume del corpo in maniera sufficiente da restare in controllo della palla e proseguire l'azione (nonostante il pressing di Barella che lo insegue alle spalle) che poi terminerà con il gol del connazionale.

Cosa dice il regolamento sull'impatto di mani o braccia con la palla e quando è considerato fallo.
Cosa dice il regolamento sull'impatto di mani o braccia con la palla e quando è considerato fallo.

Contatti "(mani) braccia / pallone". È il capitolo della norma numero 12 che prende in esame le ipotesi di falli e scorrettezze da punire tenendo conto del limite superiore del braccio che coincide con la parte inferiore dell'ascella (la zona contrassegnata in verde sulla figura indicata nel regolamento del gioco del calcio) e del fatto che non ogni contatto del pallone con una mano o un braccio di un calciatore costituisce un'infrazione. Quando lo è? Se un calciatore:

  • tocca deliberatamente il pallone con le proprie mani / braccia, per esempio muovendo mani o braccia verso il pallone
  • tocca il pallone con le proprie mani / braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo. Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani / braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento. Avendo le mani / braccia in una tale posizione, il calciatore si assume il rischio che vengano colpite dal pallone e di essere quindi sanzionato
  • segna nella porta avversaria: – direttamente con le proprie mani / braccia, anche se in modo accidentale, compreso il portiere – immediatamente dopo che il pallone ha toccato le sue mani / braccia, anche se in modo accidentale.

La domanda è: perché il movimento dell'ex Viola non è stato preso in considerazione? È l'aspetto che lascia molte perplessità sull'attenzione degli ufficiali di gara al Var, più ancora rispetto al frangente precedente (quello di Rabiot) perché nel caso in questione le immagini sono chiare e l'atteggiamento di Vlahovic è da sanzionare come da regolamento.

Perché, al netto di una revisione durata tanto tempo, anche questo caso non è emerso? Si è trattata forse di una distrazione motivata dalla grande attenzione riservata al tentativo di verificare il tocco di braccio del francese a monte? Se è stato così, è sicuramente mancanza molto grave. Ma intanto i dubbi, oltre alle polemiche (alla luce anche del botta e risposta tra Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri in tv), restano.

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