932 CONDIVISIONI

La telefonata virale tra De Laurentiis e un tifoso: “Ho detto tutte cose false tranne una”

Cosa ha detto De Laurentiis nel colloquio telefonico con un sostenitore degli azzurri? “Ci siamo divertiti un po’, ho detto tutte cose false… poi ce n’è una alla quale teniamo molto”.
A cura di Maurizio De Santis
932 CONDIVISIONI
Il presidente, Aurelio De Laurentiis. Il suo Napoli è in vetta alla Serie A ed  è lanciato verso lo scudetto.
Il presidente, Aurelio De Laurentiis. Il suo Napoli è in vetta alla Serie A ed  è lanciato verso lo scudetto.

A16. Pappone caccia i soldi. Vinci sempre solo tu. Insulti a raffica e una diffidenza ribollente come la lava che pullula sotto il ‘tappo' del Vesuvio. Nell'estate scorsa il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, veniva etichettato con ogni epiteto che la fantasia del popolo azzurro potesse partorire: alla delusione per un finale di campionato beffardo, perché la squadra franò sul più bello nella corsa scudetto, si aggiunse anche l'amarezza per la rosa rivoluzionata nel profondo.

Via Koulibaly, via Mertens, Insigne lasciato andare senza particolare rammarico… sembrava fosse giunto l'armageddon del calcio partenopeo. Il georgiano non era ancora "Kvaradona", Kim era conosciuto da pochi e il pessimismo delle griglie la faceva da padrone sulla ragione del campo. I più esagitati arrivarono perfino in ritiro per suggerire al massimo dirigente di vendere il club e spostarsi un po' più a Sud, a Bari, raggiungendo il figlio Luigi.

L'esultanza dei calciatori del Napoli dopo il gol di Simeone che ha battuto la Roma.
L'esultanza dei calciatori del Napoli dopo il gol di Simeone che ha battuto la Roma.

Poi sono arrivati Raspadori, Simeone, Ndombele, Olivera e il trend di risultati ha messo a tacere tutti. Meglio, ha trasformato i mugugni in ohhh di meraviglia, i fischi in osanna e il "Maradona" è tornato a rimpiersi (e a tifare) come non si vedeva dai tempi del duello tra la grande bellezza di Sarri e il pragmatismo della Juve di Allegri. Oggi i ruoli si sono invertiti e mentre a Torino tremano, per i procedimenti in atto che potrebbero spazzare via la squadra spedendola in B, a Napoli gongolano e sognano la vittoria dello scudetto solo sfiorato in questi anni.

Il successo contro la Roma (2-1, decisiva la rete del Cholito subentrato a Osimhen) ha lanciato la squadra di Spalletti: è a +13 sull'Inter seconda, +15 sul Milan (franato) e la altre formazioni che dovranno ‘accontentarsi' di un piazzamento Champions. Il Napoli no, può sognare in grande. Lo dice lo stesso numero uno del club che domenica sera era circondato da una folla in festa che lo osannava e adesso spiega il senso di una telefonata scherzosa con un tifoso. "È ricca di ironia e di provocazioni – ha precisato De Laurentiis in un tweet -. Ci siamo divertiti un po’, ho detto tutte cose false tranne una: quella sulla Champions, alla quale teniamo molto". 

Cosa ha detto De Laurentiis nel colloquio telefonico con un sostenitore degli azzurri? Il botta e risposta è all'insegna della serenità assoluta. Quasi si stenta a credere sia vera.

Tifoso: "Presidente, volevo congratularmi. Siamo troppo forti. Lo vinciamo lo scudetto?"
Presidente: "No, non lo vinciamo perché adesso metto un premio a tutti i giocatori di 100 milioni per non vincerlo. I napoletani m'hanno rotto il ca**o".

Tifoso: "No, presidente, no".
Presidente: "E sì figlio mio… siete di una tale stronzaggine che io delle volte dico ma è possibile che noi diciamo che i napoletani sono i più paraculi del mondo? Sono paraculi tutti quelli che sanno che i napoletani hanno abbandonato Napoli. A voi Napoli vi obnubila il cervello, vi rincoglionisce".

Tifoso: "No, presidente, non dite così. Vi prego".
Presidente: "Ma sì perché voi la mattina passate, guardate il sole, guardate il mare…".

Tifoso: "… e pensiamo allo scudetto, presidente".
Presidente: "… avete una pizza di merda, perché la pizza a Napoli è una merda, aaaah… e tirate un bel respiro".

Tifoso: "Presidente, siete la mia vita".
Presidente: "Hai capito che sono la via tua?".

Tifoso: “Presidente. voi state sta giocando, lo so bene. State giocando con i nostri sentimenti, quest’anno vogliamo il tricolore".
Presidente: "Eh, vedrai… altro che tricolore. Quest’anno se non vinciamo la Champions vi mando a fanculo a tutti quanti".

932 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views