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Il caso Leao scuote un Milan in piena crisi: scintille con Maldini dopo l’incontro sul rinnovo

La trattativa per il rinnovo di Rafael Leao con il Milan avrebbe subito una brusca frenata. Le parti non si parlano più dopo l’ultimo incontro alla presenza di Maldini finito con forti tensioni.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Cinque gol subiti in casa dal Sassuolo e lotta Scudetto virtualmente chiusa anche per via dell'incredibile cammino del Napoli capolista. Il Milan si lecca le ferite in questo inizio settimana dopo la pesante sconfitta interna contro la squadra di Dionisi. Il 2-5 è una batosta durissima da digerire, specie per come è arrivato questo ko. Un'umiliazione per buona parte della tifoseria costretta addirittura a lasciare prima lo stadio pur di non vedere più giocare la squadra in quel modo. Sembra essere ritornati al periodo immediatamente precedente al lockdown quando la squadra di Pioli stava attraversando il suo periodo peggiore prima di riprendersi proprio alla ripresa del campionato fino a conquistare lo Scudetto nella passata stagione.

I 12 gol subiti nelle ultime tre partite certificano il momento di crisi di una squadra che è sembrata svuotata, priva di ogni tipo di motivazione, e che ora deve anche fare i conti con un Rafael Leao molto distante dal club. La trattativa per il rinnovo di contratto del portoghese sembrava orami certa sulla base di 7 milioni (bonus compresi) per l'ingaggio. Ma proprio la situazione attuale della squadra starebbe bloccando l'affare. La Gazzetta dello Sport parla oggi di rottura tra le parti. Leao, rappresentato dal suo agente, non parla più con il Milan e la proposta di rinnovo è finita nel congelatore. Maldini sembrava poter riuscire a mediare affinché riuscisse a far firmare al giocatore un rinnovo fino al 2027. Ma invece l'incontro tra i due sarebbe finito con forti tensione che hanno generato ora un gelo totale.

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La panchina contro il Sassuolo non ha poi aiutato le parti a cercare di rasserenare la situazione. Secondo la Gazzetta il nodo principale della vicenda sarebbe relativo al prezzo della clausola inserita all'interno del contratto del giocatore. La richiesta dell'entourage di Leao era quella di farla scendere dai 150 milioni attuali a circa 70, praticamente la metà. Il Milan però non ne avrebbe nemmeno voluto sentirne parlare proprio perché non vuole dimezzare il valore del suo giocatore. Maldini e Massara avrebbero infatti potuto prendere in considerazione solo l'idea di eliminarla del tutto affidandosi alle attuali quotazioni di mercato. Leao non ha mai negato di voler restare al Milan ma sicuramente i 19 milioni che il portoghese deve allo Sporting Lisbona dopo la fuga del giocatore nel 2018 restano un nodo cruciale in questa trattativa.

Secondo la Gazzetta dello Sport, Maldini ha cercato di mediare provando a inserirsi in prima persona nell'affare cercando un punto d'incontro che potesse accontentare tutti. Ma quella che doveva essere una mossa per provare a rasserenare gli animi si sarebbe trasformata in una forte tensione con scintille tra le parti che sarebbero emerse proprio all'interno di questo colloquio. È il punto di non ritorno in una trattativa per il rinnovo che adesso, se dovesse realmente perdurare questo stato di tensione tra le parti, potrebbe portare il giocatore a lasciare i rossoneri a fine stagione.

Già, perché a frenare Leao sarebbe anche l'attuale classifica di questo Milan. La mancata qualificazione in Champions League per la prossima stagione, oltre a danneggiare economicamente il club, potrebbe anche portare Leao ad avere un motivo in più per rinunciare alla sua permanenza in rossonero. Anche per questo motivo all’ultima proposta di rinnovo, l’entourage di Leao (l’avvocato Ted Dimvula, l’agente Jorge Mendes e il padre Antonio Leao) non ha risposto.

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