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Spareggio Scudetto in Serie A in caso di arrivo a pari punti, come funzionerà: è ufficiale

L’ultimo Consiglio Federale ha approvato le modifiche regolamentari, subito attive dalla prossima stagione, tra cui rendendo definitive le cinque sostituzioni nei 90 minuti regolamentari.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ultimo Consiglio Federale ha visto fare storici passi da gigante da parte della FIGC nell'oramai conclamata intenzione di procedere sulle riforme da inserire nel calcio il prima possibile. Da un lato rendendo definitive alcune norme temporanee, soprattutto inserite per far fronte alle problematiche nate con il Covid, dall'altro per introdurne di nuove, che ne stravolgono la tradizionale essenza. Un punto delicatissimo affrontato e brillantemente superato all'interno dell'agenda federale odierna che segna una data storica in vista della prossima stagione.

Dunque, ci siamo: il calcio italiano prosegue lanciato sulla strada del rinnovamento anche regolamentare, a salvaguardia di un movimento che anela a presentare sempre più un prodotto di qualità, vincente a passo coni tempi. La revisione del regolamento era già un obiettivo preciso della FIGC, con il presidente Gravina che ha da sempre posto in cima alla lista delle priorità la rivisitazione delle norme che permetterebbero un miglioramento complessivo. E non è cosa da poco che dall'ultimo Consiglio federale si siano approvate invia definitiva due punti centrali che saranno attivi sin dal prossimo campionato.

Il Consiglio Federale ha approvato l'introduzione della gara di spareggio per "l’assegnazione dello scudetto" – come si legge all'interno della nota ufficiale della FIGC –  "con i tiri di rigore, senza tempi supplementari, in caso di parità nei 90’, nel caso si verificasse la situazione di pari punti in classifica tra due squadre al termine del campionato di Serie A". Cosa significa? Semplicemente che non ci saranno più sofisticati calcoli per stabilire chi possa fregiarsi del titolo di campione d'Italia ma l'ultima parola verrà data al campo.

In caso di parità a fine campionato, dalla Stagione 2022/2023 ci sarà l'emozione della gara spareggio
In caso di parità a fine campionato, dalla Stagione 2022/2023 ci sarà l'emozione della gara spareggio

L'ultimo campionato ha corso un reale ‘rischio' che Inter e Milan chiudessero la loro corsa a pari merito. In quel caso, si sarebbe dovuto affidare la valutazione conclusiva alle statistiche: scontri diretti (per vedere chi fosse in vantaggio), quindi la differenza reti negli scontri diretti e poi ancora chi ha segnato più gol nelle due gare in esame. Di fronte ad un ulteriore equilibrio, si sarebbe dovuti passare alla differenza reti considerando l'intero campionato. Fino all'estrema ratio del sorteggio. Da oggi, tutto ciò non esisterà più.

Non solo, perché dal Consiglio Federale odierno si sono approvate anche le modifiche richieste per "rendere definitiva la regola delle cinque sostituzioni". La norma in questione era stata approvata, in via transitoria, con la ripartenza dei vari campionati nel periodo post Covid, quando la pandemia aveva obbligato a tutti gli eventi sportivi di fermarsi. Una decisione che aveva – ed ha ancora – come primario scopo la salvaguardia dei giocatori, permettendo agli allenatori di poter usufruire di un maggior numero di cambi durante i 90 minuti, passando dalla storiche tre alle attuali cinque. Perché gli impegni sempre più ravvicinati presentavano evidenti ostacoli di recupero da parte degli atleti, così come l'aver dovuto chiudere la tormentata stagione 2019/2020, in piena estate. Adesso, però, tutto sarà ratificato in forma stabile: 5 sostituzioni nei tempi regolamentari, oltre alla sesta – aggiuntiva – laddove si possano verificare i supplementari.

Il tutto coronato dall'entusiasmo di aver presentato un bilancio consuntivo 2021 definito dal presidente Gravina semplicemente "straordinario", anticipando l'ulteriore volontà di proseguire sulla stessa linea anche nel prossimo consiglio del 28 luglio, quando il tema centrale sarà la "riforma dei campionati", altro argomento da sempre caro alla FIGC pronta a togliere il diritto di veto perchè "non si può rimanere ingessati" ha evidenziato il numero uno della FIGC "e modificheremo questa norma che rappresenta una forma di iattura per il nostro mondo. Il calcio ha bisogno di voltare pagina".

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