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L’Inter cambia logo, Mauro Icardi anche: per i tifosi è un nuovo sgarbo

Per una strana coincidenza temporale Mauro Icardi ha presentato il suo nuovo logo personale proprio nelle ore in cui si parla molto del nuovo simbolo dell’Inter per il lancio della campagna comunicativa di marzo “Inter Milano”. Sui social network molti tifosi nerazzurri hanno pensato ad uno sgarbo nei confronti della sua ex squadra da parte dell’attaccante argentino.
A cura di Vito Lamorte
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Nelle scorse ore si è parlato molto di una rimodulazione del logo dell'Inter e della nuova denominazione del club meneghino. Si era parlato di marzo come termine per questo avvicendamento storico, che avrebbe mandato in soffitta il ‘vecchio’ simbolo disegnato nel 1908 dall’illustratore Giorgio Muggiani per lasciare spazio ad un altro dallo stile essenziale e molto minimal. A chiarire la situazione ci ha pensato l'amministratore delegato del squadra nerazzurra, Alessandro Antonello, che ha dichiarato: "L’Inter non cambierà nome. Il club sta lavorando da oltre un anno a un progetto di marketing, basato sui valori storici dell’Inter, che ha l’obiettivo di avvicinare e coinvolgere i suoi milioni di tifosi e rafforzare ulteriormente il legame con la città di Milano". 

Insomma, nessuna modifica nel nome ma una strategia di marketing per allargare la base dei tifosi in tutto il mondo e rendere il marchio Inter ancora più appetibile. Nonostante non ci siano ufficialità in merito, si parla di un simbolo molto più semplice concettualmente e nelle immagini che sono circolate ci sono le lettere I e M, che stanno ad indicare "Inter Milano"; come riferimento per quella che sarà la campagna di comunicazione di marzo.

Una strana coincidenza temporale ha voluto che Mauro Icardi presentasse sul suo profilo ufficiale di Instagram il suo nuovo logo personale, che vede le sue iniziali intrecciate che sono le stesse del suo vecchio club. Sui social network molti tifosi nerazzurri hanno pensato ad uno sgarbo nei confronti della sua ex squadra da parte dell'attaccante argentino.

L'ex capitano della Beneamata non ha lasciato un buon ricordo a Milano, nonostante i tanti gol segnati nei suoi anni in nerazzurro (111 in 188 gare), e dalle le tensioni del febbraio di due anni fa, tra la revoca della fascia da capitano di Spalletti e i dissidi nello spogliatoio; si è arrivati alla cessione al Paris Saint Germain per 50 milioni di euro della scorsa estate.

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