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“Questo mondo non mi renderà cattivo”, ZeroCalcare annuncia il titolo della sua seconda serie

ZeroCalcare ha annunciato il titolo della sua seconda serie tv dopo “Strappare lungo i bordi”, uscita lo scorso autunno. Si chiamerà “Questo mondo non mi renderà cattivo” e sarà disponibile su Netflix, divisa in 6 episodi, nel 2023.
A cura di Elisabetta Murina
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ZeroCalcare tornerà in tv con un nuovo progetto seriale. A un anno esatto dal debutto di Strappare lungo i bordi, il fumettista romano ha annunciato il titolo della sue seconda serie, che sarà disponibile su Netflix nel 2023: Questo mondo non mi renderà cattivo. Sei episodi, della durata di circa 30 minuti ciascuno, affronteranno in modo ancora più approfondito una serie di tematiche già portate sul piccolo schermo dall'autore.

Il significato del titolo

Si chiamerà "Questo mondo non mi renderà cattivo" la seconda serie tv di ZeroCalcare, che è stata annunciata a un anno esatto dall'uscita della prima, Strappare lungo i bordi. Anche in questo caso il titolo non è casuale, anzi, ha un significato ben preciso. La frase rappresenta una sorta di mantra che lo stesso Michele Rech, vero nome del fumettista, si ripete in quei momenti della vita in cui ci si sente senza via di fuga, in cui sarebbe più facile fare scelte sbagliate che prendere la strada giusta. É una frase che gli spettatori potrebbero fare propria, adattandola alla loro storia personale e di vita. Il linguaggio sarà ancora quello unico e ironico dell'autore e con questo anche i personaggi storici del suo mondo: Zero, Sarah, Secco e l'Armadillo, cioè l'immancabile coscienza di Zero, doppiata anche questa volta dalla voce di Valerio Mastandrea.

Il successo di Strappare lungo i Bordi

La prima serie animata di ZeroCalcare aveva riscosso un enorme successo su Netflix. Un progetto che ha affrontato in maniera delicata e sofferente il tema del suicidio e della fragilità emotiva, con cui il fumettista era tornato a far parlare di sé in un momento in cui la serialità ha avuto la meglio sul lungometraggio. Tanti i commenti di apprezzamento alla serie, ma altrettante le critiche, soprattutto per l'uso del dialetto romano nei vari episodi. Critiche che, però, non l'hanno minimamente toccato: "La questione del romanesco è ridicola, non vale nemmeno la pena discuterla. Chiunque sia capace di andare a fare la spesa da solo è in grado di capire Strappare lungo i bordi". 

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