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Luca Gallone è Benny in Malinconico: “Ho superato il pregiudizio di Gomorra senza mai svendermi”

Luca Gallone si racconta a Fanpage.it: da Gomorra a L’Amica Geniale fino a Malinconico dove, con il personaggio di Benny La Calamita, può attingere a un bagaglio di esperienza che gli ha lasciato il suo vecchio maestro, Luigi De Filippo.
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Luca Gallone è un attore che tra il 2016 e il 2022 ha dato il volto a personaggi che hanno fatto parte di serie tv di altissimo livello. Da ‘o Mulatto in Gomorra – La serie, Vittorio Greco (il padre di Lenù) ne L'Amica Geniale fino all'ultimo personaggio, che lo proietta in scena da comprimario al fianco di Massimiliano Gallo in prima serata: Benny La Calamita in "Vincenzo Malinconico, avvocato d'insuccesso".

Il personaggio di Benny alza il ritmo alla scena, anche grazie alla ottima intesa che c'è tra Luca Gallone e Massimiliano Gallo. Nel secondo episodio, per esempio, il duo si ritrova protagonista di una serie di dispetti al giudice di pace Pestalocchi (Emanuele Valenti) e ricorda le atmosfere di certi buddy movie in salsa nostrana. A Fanpage.it, l'attore si racconta tra cultura del lavoro e senso della professione: "Ho pagato il conto del dopo-Gomorra, non è stato facile ma ho grande stima del mio percorso".  

Benny La Calamita visto da Luca Gallone: come sta andando il tuo Malinconico? 

Molto bene. Ho avuto ottimi riscontri con Diego De Silva. È nato un rapporto stupendo. Ha apprezzato molto dalla prima lettura il lavoro che ho fatto su Benny. Lo stesso ultimo libro di Diego ("Sono felice, dove ho sbagliato?", ndr) è una diretta conseguenza del lavoro che c'è stato sul set. Anche Alessandro Angelini mi ha dato grandi incoraggiamenti. Sono molto felice, non potevo chiedere di meglio.

Il tuo è un personaggio che dà spensieratezza, ma sembra anche nascondere un lato più intimo. 

Benny è un grande avvocato, a dispetto del fatto che lui provi in tutti i modi a sabotare se stesso, cazzeggiando e prendendo in giro tutti. Non prende sul serio se stesso e la professione e il rapporto conflittuale col padre è determinante in quello che è il suo atteggiamento, ma è bravo nel suo mestiere e magari ne darà dimostrazione.

Come si sceglie un personaggio come questo? 

Ero orientato verso altri progetti, ma ho capito che il personaggio era molto forte e soprattutto mi dava l'opportunità di misurarmi con un certo modo di fare televisione, una televisione di spessore. C'era anche tanta concorrenza di ottimo livello per questo ruolo, questo è stato un altro segnale che mi ha spinto ad accettare.

In effetti, si dice: "i ‘no' sono più importanti dei ‘sì'". 

Non voglio peccare di falsa modestia, ma sto costruendo un percorso del quale sono fiero e che è volto alla qualità assoluta. Ci sto attento, non ho mai fatto compromessi. Rifuggo da quello che è un modo di intendere la professione "da discount", accettando tutto quello che ti capita. Benny rientrava in questo mio senso per la professione e ne sono felice.

Luca Gallone e Massimiliano Gallo
Luca Gallone e Massimiliano Gallo

Come ti sei trovato con Massimiliano Gallo? Vi conoscevate già?

Ci siamo conosciuti in occasione di questa serie. È stato bello lavorare con lui e spero nel fatto di essere riuscito a regalare un po' di divertimento al pubblico. La commedia brillante di De Silva è molto particolare, spero che siamo riusciti a entrare in queste dinamiche.

Tu hai lavorato a teatro con Luigi De Filippo. Quanto ti è servito per Benny La Calamita?

Tantissimo. Vengo dal teatro di tradizione, come lo stesso Massimiliano, e ho portato quelle cose là, ho pescato da quel bagaglio per il mio personaggio e anche per le situazioni di coppia con il personaggio di Malinconico. Mi mancava un ruolo del genere in tv ed è stato sicuramente importante aver fatto quel tipo di esperienze.

Il personaggio del Mulatto in Gomorra, a quella intensità e con quella scena, è diventato un "meme". Dopo hai spiazzato tutti con un personaggio tra i più vividi e teneri de L'Amica Geniale, che è quello di Vittorio Greco. Ti chiedo però questo: come si sopravvive artisticamente a un personaggio così deflagrante come quello di Gomorra? 

Si sopravvive con impegno e fatica. Affrontare tipologie di personaggi diversi è uno stimolo ed è quello che ho sempre voluto fare da grande. È difficile, molto difficile, per tanti superare l'identificazione dell'attore con il personaggio. Ci vogliono spettatori e critici attenti, ma ci vogliono anche produttori coraggiosi. Per rispondere alla domanda, ti dico che un po' è stato pagato il conto del dopo-Gomorra. Non l'ho pagato solo io, ma anche tanti altri attori.

Luca Gallone in "Gomorra - La Serie"
Luca Gallone in "Gomorra – La Serie"

In che senso? 

Sono arrivati molti no da parte di produttori e registi, perché c'era una sorta di pregiudizio forse verso l'attore, forse verso il personaggio. Nel mio caso, penso che possiamo considerare che la seconda stagione di Gomorra, soprattutto a detta di molti critici, è definita la migliore e sono riuscito col tempo a uscire da quella specie di blocco.

Non c'è nessun marchio "Gomorra" nei tuoi provini?

Adesso c'è, ma è in positivo. Lavorare con Saverio Costanzo, Daniele Luchetti fino al regista di Malinconico, Alessandro Angelini, mi ha dimostrato tanta sensibilità nei confronti del lavoro che ho fatto in passato.

Luca Gallone e Margherita Mazzucco ne "L'Amica Geniale"
Luca Gallone e Margherita Mazzucco ne "L'Amica Geniale"

Dopo Malinconico, cosa c'è per te? 

Non posso entrare nei dettagli ma c'è un'altra serie Rai con un personaggio completamente differente e c'è un film che uscirà nel 2023, un cast molto importante, un regista importante, che mi rende orgoglioso. Poi c'è l'ultima stagione de L'Amica Geniale.

Vittorio Greco torna per il gran finale…

Sì, sarò molto invecchiato, ma davvero molto. Questa è un'altra sfida che mi dà questo grande gioco dell'attore.

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