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Guido Maria Brera: “Amo tutto di Caterina Balivo. I nostri figli? Ho vietato i videogiochi”

Guido Maria Brera si racconta, tra privato e pubblico, al Corriere della Sera: “Di Caterina Balivo amo il suo saper essere leggera”.
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È un mago della finanza ma anche uno scrittore, un produttore, un uomo che ha anche ispirato un Premio Strega come Walter Siti, che ha scritto "Resistere non serve a niente" proprio tarandolo sulla sua incredibile parabola. Si potrebbe dire che Guido Maria Brera è l'uomo del momento, considerata anche l'uscita di Diavoli 2, ma sarebbe ingiusto perché il momento di Guido Maria Brera sembra non passare mai. L'intervista al Corriere della Sera è interessante, piena di risvolti e riferimenti. In questa sede, evidenziamo gli affari di cuore: "Amo il suo saper essere leggera", dice Brera di sua moglie, Caterina Balivo, "restando una persona di spessore". E ai figli: "Ho vietato loro i videogiochi". 

Che cosa ha detto Guido Maria Brera su Caterina Balivo

Cosa unisce Guido Maria Brera e Caterina Balivo? A questa domanda, posta da Candida Morvillo sull'edizione odierna del Corriere della Sera, Guido Maria Brera risponde: "Amo il suo saper essere leggera restando una persona di spessore. Mi aiuta usando due armi: sensibilità e capacità di sdrammatizzare". La coppia ha due figli, 9 e 4 anni. Disse che ai figli andava insegnato a usare il trattore piuttosto che imparare il cinese:

I tempi mi stanno dando ragione: la crisi energetica, alimentare, climatica dimostrano che serve un ritorno alla terra. Ai figli ho vietato i videogiochi e imposto di studiare non oltre un’ora e mezza: dopo, fanno attività all’aperto. Devono imparare a studiare in poco tempo perché la vita chiederà di saper fare tutto in fretta.

Il racconto di Diavoli 2

La seconda stagione di Diavoli è disponibile su Sky e su Now dal 22 aprile: Otto nuovi episodi girati tra Roma e Londra interamente in inglese, con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey grandi protagonisti.

La scommessa, vinta, è stata identificare il momento in cui tutto si stava rompendo, ovvero l’inizio di questi nuovi tempi. Quello che vediamo oggi, pandemia e guerra, è la luce di una stella che si era già spenta: la guerra è arrivata quando si è rotta la globalizzazione e quando si è realizzato che lo scambio politico in cui si davano merci a basso costo ma si toglievano diritti ai lavoratori non conveniva più. Per anni, ci siamo illusi di essere ricchi perché potevamo comprare magliette a due euro. Il populismo, che non condivido, ha però smascherato questa trappola. Nel 2016 in cui vive questa stagione, il sistema si rompe, c’è la Brexit, arriva Trump….

E su Alessandro Borghi che fa il ruolo a lui ispirato: "Un regalo enorme. È stato concepito con la matita, il passaggio al Pc è stato molto lento. E ora, quando vedo lui con lo zaino in spalla, mi sembra incredibile". 

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