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Vittorio Sgarbi: “Con Mughini nessuna pace dopo la lite, ma mi ha fatto divertire”

Vittorio Sgarbi racconta a Fanpage.it i dettagli della lite con Mughini al Maurizio Costanzo Show: “Si è alzato per menarmi, mi ha dato una spinta”. Ma aggiunge: “Ho rivissuto i fasti della Tv degli anni Ottanta”.
A cura di Andrea Parrella
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Vittorio Sgarbi ha raccontato a Fanpage.it i dettagli della lite con Giampiero Mughini avvenuta nella puntata del Maurizio Costanzo Show, in onda stasera in seconda serata su Canale 5. Il giornalista e il critico d'arte dopo un'accesa discussione scoppiata durante un dibattito sulla guerra in Russia, sono arrivati allo scontro fisico: nessuna pace dopo l'accaduto, ma Sgarbi ha ammesso di essersi divertito.

Stasera andrà in onda il suo diverbio con Mughini, questa volta siete arrivati alle mani.

La serata è molto sgarbata perché c’è a Le Iene la mia risposta sulle parole omofobe di Barbareschi, seguita da quanto accaduto nel programma da Costanzo, dove si è aperta una polemica con Mughini perché io ho detto di usare la stessa mascherina da otto mesi e che me ne sbatto, perché se io ho i vaccini non uso la mascherina, citando anche quello che dice Bassetti, che dice che chi è vaccinato non ha bisogno della mascherina.

Ma come è nato lo screzio?

Ha detto che io, Carmelo Bene e Pietro Taricone nell’uno contro uno di Costanzo avessimo dato un pessimo esempio di televisione ed è stato contestato dallo stesso Costanzo. Ha cercato di menarmi, dimostrando il contrario di ciò che aveva detto, ovvero di essere contrario alle polemiche verbali. Gli piacciono quelle fisiche, quindi?

Tutto sembra partito da qualcosa detto da Al Bano.

Al Bano ha raccontato la sua esperienza quando ha incontrato Putin, definendolo persona che con lui si è sempre comportata con gentilezza e che ama l’Italia. Io sono intervenuto sottolineando che in questo momento cantanti russi, musicisti russi, sportivi russi, non possono venire in Italia in quanto russi. Mughini si è inalberato, negandolo, e da lì è nato tutto. Gli ho dato del cretino e lui si è alzato per menarmi, mi ha dato una spinta, sono caduto e su di me sono caduti anche quadri e altro materiale della serata.

Il gesto l’ha sorpresa?

È un gesto che uno può anche comprendere dal poveretto che è lui. Doveva essere una serata di serena noioseria televisiva, invece lui mi ha consentito di rivivere i fasti degli anni Ottanta quando c’erano quelle belle litigate televisive.

Si è chiusa pacificamente?

Per niente, io ho cercato di dimostrargli che se due persone litigano e il loro litigare si compone difficilmente, figurarsi come mettere a posto due stati. Lui alla fine ha fatto il gesto di darmi un pugno invece della mano e io ho ricambiato.

La rissa è un’arte che lei ha esaltato attraverso il mezzo televisivo. Le succede anche quando non vuole.

Sì, lo penso anche io e credo che quegli stralci che mostrerà Costanzo sono insulti vari che però danno il senso del costume, di un’epoca che si è manifestata anche tramite quella prepotenza.

Vi dovrete rivedere al terzo round, lei e Mughini. A quanto pare vi scontrate ogni due anni.

Sì (ride,ndr), comunque devo dire di essermi divertito perché sono contento dell’idea che nell’anno di Canova si potrà aggiungere un nuovo momento televisivo agli annali della storia di Sgarbi. Io non ho fatto nulla di male, ho mantenuto la mia posizione e l’ho ribadita anche alla fine.

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