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Silvia Toffanin ospite di Pio e Amedeo, la proposta di matrimonio a Pier Silvio Berlusconi

Silvia Toffanin prima ospite della nuova edizione di Felicissima Sera, lo show di Canale 5 con Pio e Amedeo, che hanno intervistato la conduttrice in una modalità simile a Verissimo, per poi inginocchiarsi e chiedere a Pier Silvio Berlusconi di sposare la compagna: “Vogliamo fare i testimoni ed entrare in famiglia”.
A cura di Andrea Parrella
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È partita con la puntata del 24 marzo la seconda edizione di Felicissima Sera, lo show di Pio e Amedeo che torna con il sottotitolo "All inclusive", in regime di sfottò al concetto di inclusività dilagante, a detta dei due comici pugliesi. Prima ospite d'onore, Silvia Toffanin, che si è sottoposto all'intervista di Pio e Amedeo nel salottino di "Verissimissimo".

Inevitabilmente, le domande di Pio e Amedeo non potevano che riguardare la vita privata della conduttrice, da anni compagna dell'amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. Tu cucini in casa? Quanti bagni avete in casa? Ogni quanto ricevi il bonifico da Mediaset? Lo preferisci in mutande o boxer? Queste le domande dei due comici, naturalmente finalizzate a mettere in imbarazzo la conduttrice e simulare il clima del talk show del sabato e la domenica di Canale 5.

La proposta di matrimonio a Berlusconi

Ultima proposta provocatoria, quella di inscenare una proposta di matrimonio per Berlusconi, visto che lui e Toffanin non si sono mai uniti in matrimonio. "Lo facciamo solo per entrare in famiglia, voglia fare i testimoni", hanno detto Pio e Amedeo, prima di inginocchiarsi e rivolgersi, guardando dritti in camera, direttamente a Pier Silvio Berlusconi: "La vuoi sposare? Ovviamente con formula di comunione dei beni".

Il nuovo Felicissima Sera

Arriva su Canale 5 la nuova edizione di Felicissima Sera che si preannuncia molto diversa dalla prima: "Ci hanno servito sul piatto questo concetto di inclusività, quindi la chiave del nostro show sarà la ricerca dell’inclusività a tutti i costi. La cercheremo in ogni cosa, in ogni ospite, in ogni discorso… Si arrabbierà chi non ci capisce o chi pensa che siamo stati troppo credibili". L'idea iniziale, però, è sempre quella per cui bisogna portare attenzione ad ogni cosa, visto che la defaillance è dietro l'angolo: "Dovessimo soppesare tutti i termini e le parole non si potrebbe più fare un discorso, ogni cosa è additabile di non essere inclusiva". Con il cambio di poteri al governo, ci si deve aspettare qualcosa di diverso? È la domanda che viene posta al duo, che schiettamente risponde:

A noi non cambia nulla, avremmo detto qualunque cosa in ogni caso, chi fa comicità non deve essere vittima della politica, bisogna sparare a destra e a sinistra. Come dice Ricky Gervais si può scherzare su tutto, anche sulle cose serie, sulle malattie, perché uno scherzo non cambia il corso degli eventi. A un comico, a un intrattenitore, si deve perdonare tutto: una battuta mal che vada è mal riuscita, non può diventare un’offesa.

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