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Rai Sport, bestemmia in diretta durante la partita di pallanuoto: telecronisti in imbarazzo

Nel corso del quarto di finale della Coppa Italia di Pallanuoto maschile dello scorso 10 marzo l’allenatore Stefano Piccardo ha imprecato durante un timeout trasmesso in diretta. Immediate le scuse dei telecronisti, poi seguite da quelle dello stesso tecnico.
A cura di Andrea Parrella
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Il bello (o il brutto) della diretta. Molte dissertazioni sulla televisione finiscono per chiudersi con questo commento, perché la diretta è senza ombra di dubbio la linfa vitale del mezzo televisivo, quella cosa senza la quale non sarebbe possibile tutto il resto. L'imprevisto è certificato di realtà, anche quando è spiacevole.

È il caso di quello che è accaduto in diretta su Rai Sport lo scorso 10 marzo, durante la diretta da Genova del quarto di finale della Coppa Italia di Pallanuoto maschile tra Ortigia e Brescia, quando si è distintamente sentita una bestemmia. A pronunciarla l'allenatore dell'Ortigia, Stefano Piccardo, nel corso di un timeout mentre dava indicazioni agli atleti. A segnalarlo è questo tweet di Marco Salaris, che riprende interamente il momento.

Immediate sono le scuse del telecronista dell'evento, Dario Di Gennaro, affiancato al commento da Francesco Postiglione, che prevedendo le polemiche ha subito provato a derubricare la cosa a inconveniente, sottolineando il momento concitato di una partita molto importante: "Ci scusiamo con i telespettatori per l’imprecazione di Stefano Piccardo, capiamo anche la concitazione del match, certe espressioni non dovrebbero sfuggire, anche nelle fasi peggiori di una gara, ma tant’é…". 

A distanza di poche ore sono arrivate anche le scuse dello stesso allenatore, rivolte alla sua società, alla squadra avversaria e alla federazione, nonché ai due telecronisti. Questo il suo messaggio pubblico:

“Durante l’incontro dei quarti di finale tra AN Brescia e Circolo Canottieri Ortigia, nel corso di un time-out da me richiesto, ho pronunciato parole inopportune, delle quali mi sono subito reso conto, pentito e dispiaciuto. Ci tengo a precisare che, data l’importanza e l’equilibrio della partita, mi sono lasciato trasportare dalla foga agonistica e dall’esigenza di farmi ascoltare dagli atleti, in quel frangente troppo nervosi. Le mie parole, andate in onda su rete nazionale, non solo sono state idonee ad offendere la sensibilità di molti, ma costituiscono un pessimo esempio e non rispecchiano i canoni di fair play cui lo sport deve tendere ed educare. Voglio assicurare l’intero ambiente sportivo che un simile episodio, del tutto unico per quanto mi riguarda, non caratterizza né il mio stile abituale, né le esigenze educative che lo staff tecnico del Circolo Canottieri Ortigia, da me diretto, si prefigge verso i numerosi giovani iscritti. Sento il dovere, dunque, di scusarmi innanzitutto con la società alla quale appartengo, con lo Sporting Quinto – società organizzatrice dell’evento – con tutte le società partecipanti, con la Federazione Italiana Nuoto, con Dario Di Gennaro e Francesco Postiglione, per aver creato loro imbarazzo durante la diretta televisiva, e con la RAI. Mi dispiace profondamente di essere incappato in una simile caduta di stile, soprattutto per il fatto che non appartiene a me, alla mia famiglia né alla società per la quale lavoro con instancabile passione e abnegazione. Il rammarico è pari alla consapevolezza che l’episodio avrà un valore per la mia crescita professionale e umana, alla quale dedico ogni energia quotidiana”.

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