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Non sono una signora, su Rai2 in prima serata i vip giocano a diventare drag queen

Arriva in Italia l’equivalente del RuPaul’s Secret Celebrity Drag Race, uno show in onda su Rai2 che vedrà le celebrità mettersi alla prova e diventare drag queen per una sera.
A cura di Andrea Parrella
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Al centro dei palinsesti Rai del prossimo anno c'è sicuramente Rai2. La seconda rete, parsa smarrita in questi ultimi anni e senza una precisa direzione editoriale, è stata il fulcro della narrazione della presentazione dei progetti Rai per la prossima stagione.

Oltre all'arrivo in Rai di Alessia Marcuzzi, alla seconda serata di Alessandro Cattelan e all'enorme spazio per Stefano De Martino, la prima serata del lunedì di Rai 2 si arricchisce di una novità assoluta, portando nelle case degli italiani una delle forme espressive che in questi anni ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Anche in Rai, infatti, si alza il sipario sull’arte performativa delle Drag Queen con "Non sono una signora", equivalente di quel RuPaul’s Secret Celebrity Drag Race (disponibile su Netflix), spin off di Drag Race, quest'anno sbarcato su Real Time.

Ma come funzionerà "Non sono una signora"? Il programma, che andrà in onda da novembre, vedrà personaggi noti in vari ambiti mettersi in gioco calandosi nei panni di splendide Drag e rendendosi irriconoscibili, aiutati da un team di esperti del make up e dello styling. In ogni puntata si sfideranno in spettacolari performance che ne decreteranno il vincitore. A giudicarli ci sarà un gruppo di Drag professioniste, mentre un panel di opinionisti proverà a indovinare chi è il personaggio che si esibisce nei panni di una Drag Queen. La Drag vincitrice di ogni puntata arriverà direttamente alla finale, mentre alle altre non resterà che svelarsi e raccontare il proprio percorso di trasformazione. Al momento manca ancora l'indicazione di una figura alla conduzione del programma.

Il format Rai è molto simile allo spin off di Drag Race con l'unica eccezione di un panel di opinionisti che sono chiamati ad indovinare “chi c’è sotto la maschera”. Come ha precisato il direttore Stefano Coletta nel corso della presentazione, questo elemento di detection avvicina molto il meccanismo di "Non sono una signora" a quello che aveva reso coinvolgente un prodotto come Il Cantante Mascherato. Lo si immagina già come un progetto che sarà capace di attirare commenti, critiche e qualche polemica.

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