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La caduta di Memo Remigi e Antonio Mezzancella a Oggi è un altro giorno

Durante la puntata del 5 maggio i due artisti hanno omaggiato Raimondo Vianello con un balletto e un piccolo imprevisto.
A cura di Andrea Parrella
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A Oggi è un altro giorno ci si avvia verso la conclusione della seconda stagione. Il programma di Serena Bortone è riuscito a fare breccia nei cuori degli spettatori del pomeriggio di Rai1, imponendosi come una certezza del daytime della prima rete del servizio pubblico. Tra i pilastri della formazione che affianca Bortone ci sono certamente Memo Remigi, entrato a far parte del cast sin dalla prima edizione, e Antonio Mezzancella, che lo affianca dopo aver sostituito lo stesso Remigi nella settimana sanremese.

L'incidente di Remigi e Mezzancella

I due musicisti hanno dato vita a un momento che sta facendo il giro dei social da qualche ora. Nel corso della puntata di venerdì 5 maggio, per omaggiare Raimondo Vianello, Remigi e Mezzancella hanno ballato sulle note della famosissima sigla di Sandokan, su cui l'attore aveva dato vita a una parodia con Sandra Mondaini. "Chiedo scusa agli autori di Ballando con le Stelle per la pessima figura che farò", ha premesso Remigi, che mentre ballava è stato preso in braccio da Mezzancella, che non è riuscito a reggerlo e i due sono caduti a terra. Caduta innocua e senza conseguenze, con i due che si sono immediatamente rialzati, chiudendo l'esibizione.

Memo Remigi e l'arrivo a Oggi è un altro giorno

A proposito del suo approdo a Oggi è un altro giorno, Remigi aveva parlato così in un'intervista recente a Fanpage.it: "Mi chiamarono la prima volta per scherzare sulla mia Innamorati a Milano, mi chiedevano cosa avessi fatto oltre a quello, soprattutto se facessi qualcos'altro. E io risposi di sì, che facevo molte cose, che mi piaceva stare tra la gente, andare a Testaccio e farmi mandare a quel paese. […] mi sono messo in gioco per fare delle cose che la gente non si aspettava potessi fare. Ci sono tanti miei colleghi che se la tirano come se avessero invitato la penicillina, mentre io questo nemmeno lo chiamo lavoro, è un'opportunità che la vita mi ha dato. Da lì è partito un po' tutto, mi hanno scoperto loro".

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