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“Giocavamo a Donkey Kong”, ma il gioco non era ancora uscito: svolta nel processo contro Bill Cosby

La testimonianza di un’amica di Judy Huth, che sarebbe stata presente agli abusi di Bill Cosby, ha una discrepanza: “Giocavamo a Donkey Kong”. Ma il gioco sarebbe uscito solo sei anni più tardi.
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Il processo contro Bill Cosby a Santa Monica, in California, entra nel vivo dopo le accuse di aggressione sessuale per fatti accaduti 50 anni fa ai danni di Judy Huth. Il processo è noto anche come il "Donkey Kong defence" perché si basa proprio sul popolare gioco della Nintendo. Le precedenti dichiarazioni di una testimone chiave dell'abuso sessuale erano riferite al fatto che nella stanza stavano giocando a Donkey Kong, ma era il 1975: sei anni prima dall'uscita del gioco. Per i pm, la testimone ha avuto un semplice lapsus ma gli avvocati di Cosby ritengono che sia la prova che la donna e la sua testimone stanno mentendo.

"Giocavamo a Donkey Kong", la testimone si contraddice

La testimonianza è di Donna Samuelson, amica di scuola ai tempi del liceo di Judy Huth, con lei quando nella Playboy Mansion di Hugh Hefner, si sarebbe verificato l'abuso sessuale descritto dalla Huth, quasi 50 anni fa. La difesa di Bill Cosby, che ha sempre negato ogni accuse, ha spinto la donna a chiarire per quale motivo abbia menzionato Donkey Kong, un videogioco che sarebbe uscito solo sei anni più tardi rispetto ai fatti: "Hai più volte specificato che stavi giocando a Donkey Kong, però il videogioco è uscito solo sei anni dopo". Donna Samuelson si è difesa:

Sì, l'ho detto, capisco che non fosse ancora stato pubblicato. Ma ho sbagliato nome. Ho continuato a ripetere Donkey Kong perché era solo un gioco, poteva essere qualunque altro gioco.

Il nuovo processo

Bill Cosby è tornato a processo dopo l'annullamento della condanna per violenza sessuale a causa di un vizio di forma. L'accusa è per i fatti accaduti quasi 50 anni fa, ai danni di Judy Huth, che aveva 16 anni al momento della presunta molestia. La causa contro l'attore è iniziata nel 2014, dopo l'arresto dell'attore nel 2015, il contenzioso fu sospeso. Le dichiarazioni iniziale parlavano di un incontro già nel 1974, all'interno di un parco. La Huth ha poi ritrattato, parlando di un incontro solo nel 1975. Ora c'è la questione "Donkey Kong", nata dalle dichiarazioni della testimone a favore della Huth, che contribuiscono ulteriormente a offuscare il quadro complessivo. Sarà duro il lavoro della giuria.

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