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Fiorello esulta per l’arresto di Matteo Messina Denaro: “Evviva i siciliani onesti come mio padre”

Fiorello apre la puntata di Viva Rai2 del 17 gennaio 2023 con la notizia del giorno, l’arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro: “Applauso alle forze dell’ordine, evviva la Sicilia e i siciliani onesti che ieri applaudivano i carabinieri. È una cosa bellissima e sapete a chi la dedico? A mio padre, che era un umile servitore dello Stato”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Fiorello apre la puntata di Viva Rai2 del 17 gennaio 2023 con la notizia del giorno ricavata dall'arresto del boss Matteo Messina Denaro, prelevato dalla clinica La Maddalena in via San Lorenzo 312 a Palermo il 16 gennaio dopo quasi trent'anni di latitanza. Il conduttore del programma record d'ascolti del mattino ha voluto un clima di festa e ha dedicato l'intera puntata alla lotta contro le mafie, con un momento canoro affidato a Lodo Guenzi, che ha cantato Signor Tenente di Giorgio Faletti:

Lo dico da italiano, da siciliano, di fare un applauso alle forze dell'ordine, a chi ha indagato, allo Stato. Checché se ne dica, perché ci sono anche quelli che dicono ‘eh si però era lì, dopo trent'anni…', andateci voi a prenderli se pensate sia così facile. Applauso alle forze dell'ordine, evviva la Sicilia e i siciliani onesti che ieri applaudivano i carabinieri. È una cosa bellissima e sapete a chi dedico questa cosa? A mio padre, che era un umile servitore dello Stato.

Infatti, suo padre Nicola Fiorello, nato nel 1932 e morto precocemente nel 1990, è stato appuntato radiotelegrafista della Guardia di Finanza ed era originario di Letojanni (ME) mentre sua madre Rosaria Galeano è originaria dei Giardini-Naxos.

Beppe Fiorello ricorda suo padre Nicola nel programma "Spero che un giorno così"
Beppe Fiorello ricorda suo padre Nicola nel programma "Spero che un giorno così"

Il racconto della morte di suo padre Nicola è stato accolto sulle pagine del Corsera lo scorso settembre, evento che ha segnato per sempre il suo sguardo sul Festival di Sanremo:

Il momento più triste della mia vita è stata la morte di mio padre, aveva solo 59 anni, io ora ne ho 62 pensavo di non farcela a superare i 59. Stava ballando con mia madre, si è assentato un attimo: “Sarina ho dimenticato le sigarette in macchina, torno subito”, e l’hanno trovato morto seduto sul sedile. Io ero all’inizio della mia carriera, a Sanremo con Radio Deejay (non so se l’ho mai detto ma la mia ritrosia per Sanremo nasce da questo evento), chiamavo casa e non mi rispondeva nessuno. Poi ho fatto un giro di parenti e mi dissero che mio padre stava male, di tornare subito (in realtà era già morto). Sono corso nella notte a Pila, in Val d’Aosta, a prendere mio fratello che lavorava lì e insieme siamo tornati in Sicilia per i funerali. Mi dispiace che mio padre non abbia visto nulla di quello che ho fatto, allora ero agli inizi. Il mare di Sanremo mi ricorda sempre le lacrime che quella sera ho versato per mio padre di cui avevo ancora tanto bisogno. Ho pensato pure di smetterla, di non tornare più a Milano, di finirla lì.

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