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Quentin Tarantino: “Non ho mai avuto il sostegno di mia madre, per questo non l’ho mai aiutata”

Quentin Tarantino racconta di non aver mai voluto aiutare sua madre una volta diventato un regista famoso, perché lei non aveva mai creduto nelle sue potenzialità.
A cura di Ilaria Costabile
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Quentin Tarantino è uno dei registi più amati e talentuosi del cinema contemporaneo, autore di film che hanno rivoluzionato l'immaginario collettivo della settima arte. Eppure, nonostante una passione così spiccata per la cinematografia, non sempre ha avuto il sostegno che avrebbe voluto, soprattutto dalla madre con cui, ancora oggi, non ha un ottimo rapporto.

Il racconto di Quentin Tarantino

Una ferita ancora aperta quella che Tarantino porta con sé e che riguarda il rapporto conflittuale con sua madre, come ricorda in una chiacchierata nel podcast The Moment, in cui racconta di non essersi mai sentito supportato dalla propria famiglia, condizione per la quale, però, non si è mai abbattuto:

Non era contenta delle difficoltà scolastiche e si lamentava con me. Mi rimproverava perché detestava che non fossi portato per la scuola. Ricordo che un giorno, con tono sarcastico, nel mezzo di una delle sue filippiche, mi disse “Oh e comunque questa tua carriera da scrittore, con tanto di segno delle virgolette fatto con le dita, finisce qui”. In quell’occasione promisi a me stesso che, una volta raggiunto il successo, non le avrei mai dato un centesimo

Il rancore nei confronti della madre

Pur essendo una dichiarazione piuttosto forte, è sintomo del fatto che Quentin Tarantino ancora ragazzo, che a 12 anni si dilettava già a scrivere sceneggiature e a 15 aveva iniziato a bazzicare tra i cinema della città in cui viveva, avvicinandosi ad un mondo di cui poi sarebbe diventato una star, soffriva del non essere capito e sostenuto in quello che poteva sembrare solo un sogno e che, poi, si è tramutato in realtà. Il regista, quindi, continua il suo racconto spiegando il perché non è quasi mai ritornato sui suoi passi:

Un proposito che ho rispettato perché bisogna sempre ricordare che le parole hanno delle conseguenze, soprattutto quelle pronunciate a un bambino: il sarcasmo di un genitore può essere davvero pericoloso e difficile da digerire. L’ho aiutata solo una volta, per una situazione complicata con il fisco, ma non le ho comprato una casa

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