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Opinioni

Nel volto di Paolo Bonolis durante la rissa tra Sgarbi e Mughini c’è la risata di tutti noi

Dallo scontro tra Sgarbi e Mughini al Maurizio Costanzo Show emerge come meme eterno il fermo immagine di Paolo Bonolis che osserva, placido e divertito, due anziani che litigano.
A cura di Andrea Parrella
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La televisione è la casa delle risse, il dibattito che si trasforma in diverbio è diventato arte. Periranno i generi, si usureranno i format, cambieranno gli attori che animano il circo del piccolo schermo, ma le liti in diretta (o registrate) si possono annoverare come piccoli scampoli di un'autenticità che ancora tiene a galla la televisione tradizionale, a giudizio di molti in decadenza, o già decaduta.

Lo sa Vittorio Sgarbi, che ha più volte sublimato questo concetto, lo sa Mughini, protagonista con lui delsecondo scontro in due anni al Maurizio Costanzo Show. Mentre i due si azzuffavano nel salotto del Maurizio Costanzo Show, arrivando alle mani con uno Sgarbi finito a terra con tutta la scenografia.

Clamore in teatro, Al Bano si alza per dividere i due, lo stesso fa Cruciani, Iva Zanicchi resta seduta e a metà strada tra sconcerto e divertimento, mentre Costanzo prova a calmare gli animi senza nemmeno preoccuparsene troppo. Sul versante opposto del parterre giace invece placido e silenzioso un altro degli ospiti del Maurizio Costanzo Show. Si tratta di Paolo Bonolis, immortalato in un fermo immagine che in queste ore sta facendo "il giro del web" – così dicono i non giovani che si illudono di parlare così ai giovani. Lo si vede in una posa quasi estatica, fermo con la mano davanti alla bocca a voler nascondere un sorriso che è la sola reazione in cui vorrebbe prorompere.

Ride perché è tutto finto o ride perché è tutto vero? Non lo sappiamo nemmeno noi, ammirati come lui davanti a questo scontro tra veterani della televisione che hanno fatto del battibecco un marchio di fabbrica della loro carriera. E Bonolis, che a sua volta ha trovato la sua miniera d'oro in questa capacità osservazione quasi documentaristica del trash televisivo, non può che rimanere ammirato dall'azione di due mostri sacri del genere.

Scorreranno fiumi di considerazioni sulla deriva della Tv, quell'insistente appigliarsi a schemi ormai noti, che non sono più capaci di sconvolgere ma solo di lasciare una sensazione di velato imbarazzo. "Mughini mi ha riportato ai fasti degli anni Ottanta, quando la rissa dava il senso del costume, di un’epoca che si è manifestata anche tramite quella prepotenza", ha detto Sgarbi in un'intervista a Fanpage.it delle scorse ore, parlando proprio dello screzio avvenuto su Canale 5. Gli anni Ottanta, appunto, che sono finiti da un pezzo e che ci fanno capire come certe cose vadano osservate con ironia perché indignarsi davanti a due persone, oggettivamente in là con l'età, che litigano in televisione, lascia davvero il tempo che trova. È puro intrattenimento, invece di farci la morale, guardarli con antipatia, dovremmo guardarli con affetto.

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare la realtà che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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