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Maurizio Costanzo: “Chi potrebbe essere il mio erede? Forse Giovanni Floris”

Maurizio Costanzo ripercorre quarant’anni del “Maurizio Costanzo Show” e parla di come siano cambiati i talk dall’arrivo in televisione. Il giornalista, poi, individua un suo possibile erede.
A cura di Ilaria Costabile
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Maurizio Costanzo è uno dei giornalisti che ha fatto la storia della televisione italiana e ancora adesso riesce a dare una lettura di quanto accade nel mondo della tv, precisa e puntuale che si nutre di anni di esperienza. A quarant'anni dalla prima messa in onda del "Maurizio Costanzo Show", il giornalista intervistato da TvBlog racconta qual è stato il segreto di una trasmissione che ha fatto la storia di Mediaset e che ha visto tanti personaggi del mondo dello spettacolo confrontarsi anche su tematiche attuali e tra una considerazione e l'altra spunta anche il nome di un futuro erede.

Quarant'anni di Maurizio Costanzo Show

Era il 1982 quando per la prima volta comparve in televisione il Maurizio Costanzo Show, un programma nato con l'idea di far confrontare personaggi di spicco dello spettacolo, ma anche personalità che per qualche ragione avevano iniziato a distinguersi sul piccolo schermo. Dopo quarant'anni di messa in onda, il grande giornalista commenta così questo successo che è stato a dir poco inaspettato, seppur frutto di un lavoro costante nel tempo:

Per me rappresenta una trasmissione che ha raggiunto i 40 anni di messa in onda, quindi qualcosa di abbastanza eccezionale. Non pensavo minimamente che durasse tanto, ma ricordo bene che all’inizio, ad ogni puntata, pensavo “Almeno questa è fatta”. Il “Costanzo Show” è cambiato secondo l’umore della sala e secondo la qualità degli ospiti.

L'erede di Maurizio Costanzo

Maurizio Costanzo è un'icona nel modo di fare televisione e anche di rapportarsi agli ospiti in studio e, di fatti, in merito ai talk che pullulano ormai su tutte le reti televisive, dichiara: "Il talk televisivo negli anni, in generale, è cambiato molto anche se, sempre negli anni, è diventato un genere televisivo indispensabile". Tra i suoi preferiti ci sono quelli di Paolo Del Debbio, ma anche Porta a Porta di Bruno Vespa, però, se proprio dovesse indicare un suo erede televisivo ha una certa idea a riguardo: "Forse Floris" risponde il maestro.

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