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Le cause della morte di Paolo Calissano: “Intossicazione da farmaci antidepressivi, si è suicidato”

Il fratello di Paolo Calissano, Roberto, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha voluto fare chiarezza sulle cause della morte dell’attore: “Il pm ha disposto un esame tossicologico molto approfondito. La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi. Se è morto suicida? Credo sia andata così”.
A cura di Daniela Seclì
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Era il 30 dicembre 2021, quando Paolo Calissano veniva trovato morto nel suo appartamento. Il fratello Roberto ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, per fare chiarezza sulle circostanze della scomparsa dell'attore e liberare la sua immagine "dallo stigma della tossicodipendenza".

Le cause della morte dell'attore Paolo Calissano

Roberto Calissano ha voluto mettere fine a indiscrezioni e inesattezze sulla tragica morte del fratello Paolo. Nel corso dell'intervista al Corriere, ha rivelato:

Il pm che ha indagato per undici mesi sulla sua morte, aveva disposto un esame tossicologico molto approfondito. La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi.

L'uomo ha spiegato che è molto probabile che l'attore abbia assunto quei farmaci, sapendo che avrebbero portato alla morte: "Quella sera Paolo accettò il rischio di morire, molto probabilmente. Se è morto suicida? Mai avrei pensato di dirlo, ma credo sia andata così. È molto doloroso per me ammetterlo".

"Ricostruite le difficoltà patrimoniali di Paolo Calissano"

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Roberto Calissano ha spiegato che sono state aperte delle indagini anche presso altre Procure: "Che ipotesi di reato hanno formulato? Ci siamo impegnati a non rivelarlo prima della conclusione, ma basti sapere che sono state ricostruite le difficoltà patrimoniali di Paolo". L'uomo, poi, ha voluto fare un'altra rettifica. Quando l'ex compagna di Paolo Calissano, Fabiola Palese, ritrovò il corpo si parlò di "stato di decomposizione", ma l'indagine ha chiarito che l'attore era deceduto da poco: "Nella notte fra il 29 e il 30 dicembre". In quel periodo, Calissano aveva scritto tre sceneggiature e provava a tornare a fare il suo lavoro. Purtroppo, però, alcune vicende del suo passato, continuavano a contribuire ad alzare un muro di pregiudizi tra lui e il desiderio di tornare alla sua carriera:

Aspirava al diritto all’oblio. Invece i motori di ricerca continuavano a risputare fuori quell’episodio legato al consumo di stupefacenti. Non riusciva a liberarsene. Lavorare era diventato impossibile. Perciò almeno oggi, dopo la sua morte, vorrei che fosse fatta un’operazione verità nei suoi confronti.

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