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La foto di Gianni Minà con Muhammad Alì, De Niro, Leone e Marquez: “La summa del mio modo di essere”

Sul profilo Instagram di Gianni Minà, scomparso il 27 marzo, salta all’occhio uno scatto risalente a luglio dello scorso anno che lo ritrae insieme a Muhammad Alì, Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel Garcia Marquez, dal forte valore simbolico: “Giustifica il mio lavoro di giornalista, è la summa del mio modo di essere”.
A cura di Elisabetta Murina
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Gianni Minà è morto lo scorso 27 marzo all'età di 84 anni. A darne notizia la sua pagina Facebook. Guardando il profilo Instagram del famoso giornalista e documentarista, tra tutti gli scatti ce ne è uno risalente a luglio dello scorso anno che racchiude il suo modo di essere e anche il suo lavoro da giornalista. Si tratta di una foto che lo ritrae insieme a quattro grandi nomi dell'epoca contemporanea: Muhammad Ali, Sergio Leone, Gabriel Garcia Marquez e Robert De Niro.

Lo scatto di Gianni Mina con Muhammad Alì, Robert De Niro, Sergio Leone e Gabriel Garcia Marquez

Gianni Minà ha definito la foto talmente simbolica che "giustifica il mio lavoro di giornalista" ed è "la summa di quello che è stato il mio modo di essere, del piacere che dà l'amicizia". Il giornalista ha incontrato i quattro uomini a Roma, una sera d'estate, e l'immagine è stata scattata davanti al ristorante "Checco Er Carettiere", in zona Trastevere.

"Cinque amici avidi di curiosità", ha scritto Minà come didascalia, per poi descrivere ognuno di loro con parole significative:

Muhammad Ali, un pugile, ma prima di tutto un combattente della vita. Con lui Sergio Leone, un visionario che ha dato al cinema tutta la fantasia possibile, Robert De Niro, che da molti anni viene indicato come il più prestigioso attore dell’arte cinematografica, e perfino Gabriel García Marquez, lo scrittore colombiano premio Nobel che, prima di andarsene da questo mondo, ci ha regalato le pagine più affascinanti della letteratura del ‘900.

Un gruppo di persone, di amici, che riunire insieme è piuttosto difficile, tanto che lo stesso Minà riusciva a fatica a crederci: "Una combriccola così è proprio irripetibile e ancora adesso non so capacitarmi di come sia stato possibile riunire, una sera a Roma, questi amici".

La carriera di Gianni Minà

Gianni Minà, nato a Torino nel 1938, ha mosso i primi passi nel giornalismo grazie alla redazione sportiva di TuttoSport. Nel 1960 l'esordio in Rai come collaboratore per le Olimpiadi di Roma. Da quel momento in poi, la sua carriera ha preso il via: ha seguito otto mondiali di calcio, sette Olimpiadi, decine di campionati di Pugilato. Alcune sue rubriche televisive sono rimaste nella storia. Ha fondato L'altra domenica con Maurizio Barendson e Renzo Arbore.

A metà degli anni Settanta si appassiona al racconto dell'America, dei conflitti sociali delle minoranze, in particolare dell'America Latina. Nel 1978, mentre seguiva come cronista il campionato mondiale di calcio, venne ammonito e poi espulso dall’Argentina per aver fatto domande sui desaparecidos al capitano di vascello Carlos Alberto Lacostedurante una conferenza stampa, e aver cercato poi di raccogliere informazioni. In carriera ha intervistato i più grandi: Eduardo De Filippo, Robert De Niro, Muhammad Ali, Federico Fellini, Gabriel García Márquez.

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